È facile trovare dei difetti. Siete stati allenati a farlo! Il ritornello echeggia attraverso la vostra mente:

“Trova il difetto! Guarda presto, deve esserci qualcosa di sbagliato in questo e qualcosa di sbagliato in quello. C’è qualcosa che non va in ogni cosa. Devo rivelare i difetti. I difetti devono essere eliminati. La vita non è mai abbastanza buona, non per molto in ogni caso. Sarà meglio che faccia in fretta a definire il difetto. Posso sempre suggerire un difetto. Sono bravo in questo. Sto diventando un maestro in questo”.

Non c’è nulla di sbagliato nel concetto di rendere migliore una cosa. Tuttavia, trovare dei difetti tende ad iniziare con il buttar giù anziché col costruire. Ora, perdonateMi per aver trovato un difetto. Di fatto, quando vi specializzate in trovare difetti, vi date un compito difficile. Trovare dei difetti vi pizzica il naso e vi obbliga a tenere gli occhi socchiusi.

L’altra faccia del migliorare gli altri o il loro lavoro è che vi abituate ad essere insoddisfatti. Trovare il difetto fatale, può diventare uno stile di vita. il difetto è la parte della vita su cui vi scagliate. Vi siete già impegnati in altre versioni della stessa storia. Ci sono delle storie migliori che potete raccontare. Raccontatele.

Forse, quando v’imbattete in un difetto, vi eccitate per quanto siete intelligenti! Che scopritore siete! Quanto siete devoti alla verità! Nulla vi sfugge.

Amati, il tipo di verità indicato nel mondo, non è esattamente una rivelazione. Sta andando avanti da un po’. Non è una novità. È una cosa trita e ritrita, alquanto noiosa e banale. I difetti sono dozzinali, però voi indicate con l’indice i difetti che scovate. Non indicate con meraviglia ogni nuvola nel cielo, trovando dei difetti nelle nuvole per il fatto che sono delle nuvole? Perché allora esaltare tanti altri difetti a portata di mano, solo perché non seguono una simmetria perfetta? Mi domando se voi non crediate realmente che i difetti siano spettacolari.

Sviluppate l’abilità di non dare tanta attenzione ai difetti.

Si potrebbe dire, forse, che il difetto più grande di tutti sia quello di sottolineare i difetti. Ci sono davvero altre cose da notare e discutere e scoprire.

Che cos’è il giudizio in ogni caso se non indicare dei difetti?

Il giudizio distrugge qualcosa. Il giudizio si scatena. Meglio distruggere la ricerca di difetti. È un mistero per Me perché sembri così piacevole per i Miei figli essere tanto perspicaci nel trovare difetti. Non capisco quale grande talento richieda il trovare dei difetti, tanto da fare sì che uno si senta trionfante.

Un insegnante può trovare ripetutamente ogni difetto nello scritto di uno studente, senza riconoscere il cuore onesto che il bambino esprime. L’insegnante vede degli errori e potrebbe non cercare di vedere l’importanza di quello che la cosa ha per il cuore del bambino. L’ortografia, la punteggiatura e la grammatica sono così vitali da far sì che un insegnante calpesti il cuore di un bambino? Ciò che il bambino scrive, esprime il suo Essere, ma l’insegnante incosciente, dimenticandosi che la scrittura ha uno scopo che va oltre la conformità, forse ha scelto di preferire la correttezza al bambino stesso.

Questo accade perché qualcosa di lontano dal cuore è stato reclamizzato come più importante ed essenziale. Il cuore è stato deposto da qualche parte, fuori di vista, come se l’intelletto dovesse regnare supremo e il cuore dovesse essere un orfano, che non deve splendere ma piuttosto deve essere soppresso e tenuto lontano dagli amici imponenti dell’intelletto, accantonato in qualche piccolo armadio o corridoio nel retro.

Questa è mala-giustizia. Il cuore è stato trovato carente. Il cuore, il nucleo di tutta la vita, è stato messo da parte, col permesso di uscire solo in certi momenti, come se il cuore non fosse l’eredo legittimo al Mio trono.