Quando creai il cosmo, Io creai ogni sorta di cose meravigliose, la meno importante delle quali non siete voi. E volete sapere una delle grandi cose che creai in voi? Tra tutte le meraviglie che creai, quando creai voi, Io creai il senso dell’umorismo. Che ne dite di questo come esempio del pensare proprio a tutto! Che Dio sono Io! E che essere umano ho creato. Uno che può persino ridere di se stesso. Congratulazioni. Avete il senso dell’umorismo da tirare fuori quando più vi serve, e fareste bene ad usarlo spesso. Tenete il vostro senso dell’umorismo pronto. Tenetelo in vista dove potete afferrarlo. Afferrate il vostro senso dell’umorismo al posto di un’arma. Afferrate il vostro senso dell’umorismo al posto di tutto, tranne che dell’amore.

Il senso dell’umorismo ristabilisce il vostro buon cuore. Oh, essere di buon cuore. Oh, essere di buon umore. Oh, essere una gioia.

Il senso dell’umorismo torna molto utile.

La vita, così come voi la vedete, richiede senso dell’umorismo. E che cosa significa avere un senso dell’umorismo? Non significa che dobbiate essere spiritosi. Significa che accettate il fatto che la vita, così com’è percepita, è il teatro dell’assurdo. Quando ci pensate, che cosa c’è di cui non ridere o con cui non ridere. Il senso dell’umorismo vi è di aiuto. Il senso dell’umorismo è rinfrescante. Il senso dell’umorismo vi dice che la serietà e il prendere la vita letteralmente non sempre sono la linea di condotta migliore.

Che cosa raccomandereste di fare se doveste scivolare in una pozzanghera? Bestemmiereste? Piangereste? No, amati, ridete di voi stessi. Gioite per voi stessi e per un mondo in cui potete cadere in una pozzanghera e alzarvi! Il fango si laverà via, e con esso, la santità del vostro ego, del vostro fragile ego.

Potreste pensare che il mondo vi considererà uno sciocco per essere caduto in una pozzanghera. Quanto più sciocco sarebbe per voi prendere la cosa seriamente. Sì, naturalmente, come potete parlare davanti ad un gruppo inzuppati di fango?

Potreste pensare che la vostra vita sia stata sconvolta. Certamente, significa un cambiamento per voi. Certo, significa qualcosa di inatteso. Che cosa vi aspettate dalla vita se non l’inatteso? Dove sta scritto che dobbiate essere superiori allo scivolare nel fango?

Siate felici di essere caduti nel fango morbido e non sul ghiaccio. Siate felici dell’opportunità di farvi una bella risata a vostre spese. Evviva per avere l’occasione di abbandonare la vostra solennità e la vostra zelanteria. Cadere nel fango non è il vostro crollo. L’ego lo è. È l’ego che vi fa cadere. Gettate l’ego alle vostre spalle. Gettate la gioia davanti a voi. L’imbarazzo non è nulla. Sembra grande. Tutti gli occhi puntati su di voi. Ridete, e il vostro riso permetterà anche agli altri di ridere. Tutti si faranno una bella risata. Per alcuni istanti, siete una stella, e molte mani si tenderanno per aiutarvi ad alzarvi. Forse qualcuno, che vi aiuta, scivolerà nel fango con voi, e avrete dell’altro di cui ridere.

Capita a tutti, amati. Lavorate sul non prendervela tanto. Non c’è alcun bisogno di essere mortificati.

Il giorno in cui scivolate nel fango, è un giorno per rammentarvi di gioire. Siate felici del fatto che siete capaci di camminare e di scivolare nel fango e di alzarvi. Gioite, e abbiate nuovo slancio nel vostro passo. Gioite per il fatto che siete uno che può ridere. Girate all’insù gli angoli della vostra bocca. Ridete pure.