Dì: “Dio mi benedica.”
La Verità del tuo cuore è ciò che conta. Che altro può reggere il confronto?
Le apparenze sono come delle tende. Non indicano necessariamente che cosa sta accadendo dietro la tenda. Esiste qualcosa di più grande delle apparenze e, a volte spesso, qualcosa di più grande delle parole e, a volte spesso, qualcosa di più grande delle azioni.
Gli altri possono essere ingannati, ma non ingannare te stesso.
È stato detto di non giudicare. Che cosa hai in base a cui giudicare in ogni caso? Conclusioni scontate, suppongo.
Quando la moneta è tua, la spendi come vuoi. Da dove viene il senso di colpa se non dal giudizio? Il senso di colpa è un aspetto dell’ego. È un meccanismo ritardante del tempo. Sebbene il senso di colpa faccia di te un po’ il cattivo, esso fa di te anche il punto centrale. Anziché amare te stesso, ti maltratti e ti tieni il passato. Allontanati dal passato ora.
Così hai fatto confusione.
Io giudicherò il senso di colpa come sbagliato. Giudicherò il senso di colpa come una sorta di distintivo che indossi. Potrebbe sembrare che mezzo mondo sia pieno di sensi di colpa, e l’altra metà non ne ha. Mezzo mondo sembra avere degli standard elevati e una coscienza possente, e la coscienza dell’altra metà può essersi degenerata.
Il senso di colpa è un circolo da cui non puoi quasi uscire. Meglio non averne. Meglio andare avanti nella vita ed essere cortese e rispettoso verso gli altri e verso te stesso. Esimiti dal portarti appresso il senso di colpa. Assolviti dal senso di colpa. Il senso di colpa vive nel passato. Sii semplicemente responsabile adesso.
Sei responsabile dell’essere buono verso te stesso. Non cacciarti nei guai. Non lasciare che la tua coscienza sia dispotica. Pulisciti la coscienza adesso. Ti blocchi quando ti butti giù con la coscienza. È ora di perdonare te stesso. Ripara il tuo cuore.
Da bambino forse hai raccontato una bugia che ha ferito un altro. Benedici colui che hai ferito. Ti dispiace. Ti dispiace da tanto tempo. Alzati dalla Sedia del Dispiacere e salvati dal passato. Starai liberando anche colui che hai ferito.
Tu puoi evadere dal passato. Devi. Il passato non ti serve adesso. Mettiti in pari con la tua vita. Ora sei un altro. Infatti, non sei mai stata la persona che hai creduto di essere. Credi in te stesso. Il fatto che tu sia caduto una volta, non significa che tu debba rimanere giù. Ti sei castigato abbastanza. Giù le mani adesso.
È come quando stai guidando una macchina. Puoi scegliere la direzioni in cui andare. Posso suggerirti di andare avanti. Vedi nuovi panorami. Smettila di andare in retromarcia. Guarda avanti.
Su, coraggio. Guarda avanti. Non guardare indietro. Lo hai fatto abbastanza. Datti nuove prospettive di vita. Lascia andare il guinzaglio a cui ti sei tenuto legato. C’è un’immagine migliore che puoi dipingere di te stesso. Falla realistica. Lascia andare le immagini passate. Sono tutte illusioni in ogni caso.
E se inciampo di nuovo, tu chiedi. Conosci la risposta. Se inciampi, ti rialzi, ti pulisci e continui ad andare avanti, un passo dopo un altro.
Lascia perdere quella sorta di autocoscienza che brontola contro di te. E se inciampi, dì:
“Bene, Dio mi benedica. Ho fatto un guaio. Non intendo rimanere più in questo punto. Mi alzo ed esco. Mi libero del passato, del passato lontano e del passato recente. Intendo essere pronto a perdonare gli altri e pronto a perdonare me stesso. Lascia che lo dica in un altro modo. Io intendo semplicemente dare, dare agli altri e dare a me stesso, e soprattutto, dare me stesso a Dio, Che ha gli occhi per vedere e la potenza e la gloria per aprire i miei.”
Translated by: paulaPermanent link to this Heavenletter: https://heavenletters.org/di-dio-mi-benedica.html - Thank you for including this when publishing this Heavenletter elsewhere.
Your generosity keeps giving by keeping the lights on

