Da dove viene la rabbia
È un bene che tu abbia un cuore. È un bene quando il tuo cuore è centrato, quando il tuo cuore è forte di per sé. È un bene quando sei contento. Ti piacerebbe essere contento per tutto il tempo, e tuttavia a volte ti trovi scontento, forse arrabbiato e, forse, alle condizioni del mondo, arrabbiato giustamente.
È bene non permettere che la tua rabbia si scateni. Allo stesso tempo, la rabbia è una forza che è meglio riconoscere che non riconoscere. Reprimere la rabbia non ti fa bene. C’è una causa per la tua rabbia, e ti sembra giustificata. Può darsi che sembri giustificata a tutto il mondo, eppure la rabbia è rabbia, e la rabbia repressa è come una pentola di acqua calda lasciata sul fuoco. L’acqua è ancora calda. L’acqua sta bollendo. Non vorrai scoppiare di rabbia, e non vorrai reprimere la rabbia come se non esistesse.
Gli esseri umani hanno rabbia.
Non vi ho detto da dove proviene la rabbia? Viene dal giudizio. Potreste essere benissimo d’accordo che il giudizio non lavora a favore di nessuno, però non vi piace sentirvi dire che la vostra rabbia giustificata è un risultato del vostro giudizio. Non vi sembra giusto.
Cionondimeno, quando siete arrabbiati, avete giudicato qualcuno. Avete giudicato una persona colpevole, e avete condannato un altro e avete condannato voi stessi. La rabbia non è nel miglior interesse di nessuno, e tuttavia vi fa bene riconoscere la rabbia che vi tiene in pugno e riconoscere la vostra responsabilità per quella che è, dopotutto, la vostra rabbia. Ne siete il proprietario.
La persona, che può essere scortese, egoista, senza cuore, villana, egocentrica, sconsiderata, potrebbe benissimo non essere in grado di vedere al di là del suo naso, eppure la rabbia è vostra. Per quanto grossolano sia stato il suo errore, la rabbia è vostra, e non è giusta. La rabbia non lo è.
Il punto essenziale va oltre l’idea: Non giudicare per non essere giudicato.
Il punto assomiglia di più a questo: Non giudicare, così che ti viene risparmiata la rabbia. Non giudicare, così che non ti irriti. Non giudicare, così che non vai su tutte le furie. Non giudicare, così che eviti di giustificarti.
Già sapete che la rabbia forma un cerchio. Esce e ritorna. Amati, vi mettete da soli sui carboni ardenti.
Non vengo qui in difesa di colui a cui avete permesso di accendere la vostra rabbia. Se egli potesse o volesse espandere il proprio pensiero e il proprio cuore, forse non vedreste motivi per la vostra rabbia. Se voi espanderete il vostro pensiero e il vostro cuore, la vostra rabbia svanirà. Penso che ve la caviate molto meglio senza la rabbia. La rabbia non è vostra amica, ma la rabbia è un indicatore. La rabbia vi dice: “Fratello, sorella, riconosci la mia esistenza, e poi datti da fare per espandere il tuo pensiero e il tuo cuore."
Colui, la cui coscienza ha fatto agitare la vostra rabbia, potrebbe essere semplicemente un povero sciocco. Se lui o lei è una minaccia, un istigatore attivo della rabbia, allora è ancora più sciocco. Cionondimeno, lui o lei non riesce a vedere più in là di quanto non veda. È una questione di vista. Uno che è cieco non ha gli occhi per vedere.
Tu, Mio amato, potresti certamente stare aspettando troppo da uno che non è in grado di dartelo. Stai combattendo contro i mulini a vento.
Vieni, disarmiamoti.
Translated by: paulaPermanent link to this Heavenletter: https://heavenletters.org/da-dove-viene-la-rabbia.html - Thank you for including this when publishing this Heavenletter elsewhere.
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