Che cosa sai?
Anche quando dici o fai qualcosa che vorresti non avere detto o fatto, anche quando hai fatto qualcosa che tu e tutti date per scontato sia meglio non fare, quello che è accaduto deve essere servito ad uno scopo per te e per gli altri. Deve esserci qualcosa da qualche parte che è accaduto con uno scopo, sia che lo vediate o meno. Com’è possibile? Come può esserci un senso in quello che certamente sembra insensato, persino casuale.
Allo stesso tempo, amati, non prendete uno scopo invisibile come scusa.
Se stai guidando la macchina e innocentemente urti un albero, tu sei responsabile. Se stai guidando la tua macchina e innocentemente urti un’altra macchina, tu sei responsabile. Se stai guidando la tua macchina e innocentemente investi qualcuno, tu sei responsabile. Che tu avessi intenzione di farlo o no, non è la questione.
Potresti contestarMi. Potresti dire: “E se io stessi guidando con attenzione sotto il limite di velocità. Non ho bevuto e non sono distratto, e una macchina mi urta? Sono responsabile?”
Certo, capisco cosa intendi, e sì, un altro ha la responsabilità della sua parte. Che sia stato momentaneamente distratto o abbia guidato a tutta velocità o qualunque cosa, per quanto si tratti di un incidente, come si usava dire in guerra, ti sei trovato lì nel posto giusto al momento sbagliato o nel posto sbagliato al momento giusto.
Naturalmente hai avuto anche dei momenti fausti in cui ti sei trovato nel posto giusto al momento giusto ed è accaduto qualcosa di meraviglioso. Forse sei stato scoperto da un produttore cinematografico e sei diventato una stella del cinema. È successo a te. Si tratta di un incidente?
Si potrebbe dire che ogni incontro è un incidente del destino, o si potrebbe dire che non esistono incidenti. Si può dire forse anche che persino un atto intenzionale potrebbe ugualmente essere un incidente? Un incidente del destino?
Perché mai qualcuno vorrebbe essere spontaneamente intrappolato in qualcosa di spiacevole?
Quando c’è pace nel mondo, ci sarà pace, e le intrusioni a questa pace saranno dappertutto.
Quando c’è pace nel mondo, quando accade ciò che può essere visto come una disgrazia, non ci sarà bisogno di prendere la disgrazia nella maniera tumultuosa in cui è presa attualmente. Quando un cuore è in pace, non si spezza facilmente.
Un cuore spezzato non è la scala per misurare quanto uno si preoccupi. Il fatto che uno soffra più di un altro, può significare solo questo, che uno soffre più di un altro. Può essere una presupposizione che uno si preoccupi più di un altro. Viene tratta una conclusione. Non sempre le conclusioni sono vere.
Chi può misurare dal di fuori la quantità d’impegno di un altro?
Forse pensate che tutti sentano nella stessa misura in cui voi sentite. Tutti possono dire che il dolore è dolore. Tutti possono dire che tutti sanno come si sente un altro. Eppure, amati, come fate a saperlo? Dal punto di vista del mondo, come fate a sapere questo? I motivi per soffrire possono essere considerati uguali, e tuttavia chi sa quale possa essere o non essere l'esperienza di un altro? Come sapete che l’esperienza di un altro è come la vostra o di chiunque altri o della stessa intensità?
La vita può essere confezionata allo stesso modo, ma chi conosce tutte le risposte? C'è molto da imparare sulla Terra, e non tutte le risposte sono uguali. Un’Unica Verità non esercita sulla Terra. La Verità sulla Terra dipinge immagini diverse. Fareste bene a non sostenere che conoscete tutte le risposte. Potete conoscere solo le risposte che avete in un certo momento. La Verità Assoluta non è ovvia sulla Terra.
Translated by: paulaPermanent link to this Heavenletter: https://heavenletters.org/che-cosa-sai.html - Thank you for including this when publishing this Heavenletter elsewhere.
Your generosity keeps giving by keeping the lights on

