Sì, Io sento i vostri pianti e lamenti. Qualche volta sembra che siate specializzati in pianti e lamenti. E qualche volta affrontate voi stessi con coraggio dicendo:

“Amato Dio Glorioso, pensare che Tu ci noti e ci dedichi grande attenzione. Pensare che Tu ci ami, ci ami realmente, così come siamo, e che Tu ami nella buona e nella cattiva sorte. Perché non siamo pazzi di gioia? Questo è il mistero più grande della vita, non che Tu ci ami ma che noi non siamo le persone più gioiose in tutto il mondo. Com’è possibile che tutti noi sulla Terra non siamo felici, riversando gratitudine per questa benedizione della vita che Tu ci hai concessa.

"Invece, noi siamo irritabili e troviamo a ridire sul Tuo conto e su come hai messo insieme l’Universo. Siamo arroganti, Dio. Ti correggiamo. Osiamo dirTi come avresti dovuto allestire realmente l’Universo. Siamo un branco di ingrati, Dio?”.

Amati, Io non penso né grato né ingrato. Un bambino è un bambino. Comprendete questo: Voi, tutti voi, così come siete, tirate fuori l’amore in Me altrettanto naturalmente quanto il sole sorge dall’Est. Non c’è nulla di difficile nel Mio amare voi. Il Mio amore per voi vi appartiene. State crescendo. Non state decrescendo. Vivendo nella vita, imparate a rispettare e ad accettare la vita così com’è e piantate dei fiori. State mettendo da parte la vostra ignoranza, e crescete verso il Sole.

Ci sono dei modi che sono più facili per voi e dei modi che vi sono più difficili. Potete vedere in questo o in quel modo. Potete essere confusi, eppure da voi provengono delle benedizioni. Non siete soltanto un ricevente delle benedizioni. Non siete solo un amante delle benedizioni. Voi, così come siete, anche così testardi come siete, siete anche uno che benedice. Sicurissimamente, siete più grandi di quanto sappiate. Dalla grandezza viene la consapevolezza. Con la consapevolezza arriva l’umiltà.

Può darsi che non abbiate una comprensione piena della parola umiltà. Mettiamolo in un altro modo. Non avete arroganza. Non dovete mettere Me su un piedistallo. Non dovete mettere neanche voi stessi su un piedistallo.

Qualche volta Mi giudicate col senno di poi. Trovate facile lamentarvi e trovare dei difetti e obiettare contro la vita. Forse vi piace lamentarvi e addolorarvi, pensando che voi, questo individuo nella vita, sappia meglio di Me. Ahimè, combattere contro di Me non vi rende intelligenti né fa di voi un campione.

Se volete rifare il mondo, se volete modificare la vita, trovare dei difetti non è il modo. Amare il mondo è il modo. Amare voi stessi è il modo. Dispiacere non è il modo. Irritabilità non è il modo. Presunzione non è il modo. Arroganza non è il modo.

Voler emergere non è il modo per affermarsi quando, così facendo, arrivi a mortificare altri. Ecco la cosa buffa. Non esistono degli altri. Mortificare qualcuno significa mortificare voi stessi. Mortificare voi stessi non vi eleva a nuove altezze.

Ecco un’altra cosa buffa: Nonostante qualsiasi cosa e nonostante tutto, nonostante il vostro grosso ego, nonostante le vostre lamentele, ne uscirete vittoriosi. Arriverete a pensare chiaramente, e metterete da parte i bisogni egoici percepiti, e trionferete sulla vostra ignoranza e arroganza. Raggiungerete la vetta della felicità. Seguirete il vostro cuore al posto dell’altezzosità. Troverete la luce dentro voi stessi e illuminerete il mondo.

Il vostro scopo qui nella Vita sulla Terra non è mai stato quello di trovare dei difetti. Trovare dei difetti non è esattamente un’affermazione di saggezza. Se volete davvero elevare il mondo, allora elevate voi stessi. È più saggio essere felici che essere brontoloni. Imparate a capire come funziona la felicità.

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