Amore finito
Può darsi che tu creda di aver corso verso l’amore e di essere stato contrastato più di una volta. La verità potrebbe essere che tu sia scappato via dall’amore e, così facendo, ti sei nominato vittima. Pertanto hai convinto te stesso ed hai trovato qualcun altro da incolpare per l’amore che tu stesso hai fatto sviare.
Può darsi che tu sia sicuro che qualcuno ti abbia respinto. Forse l’ha fatto, eppure tu potresti averlo istigato. Non sei il capro espiatorio, per quanto tu possa sentire di esserlo. Tu sei l’istigatore. Hai incastrato te stesso. Ti è difficile credere, eppure ti sei espulso dall’amore, sei atterrato in un campo vuoto, mentre le braci ancora ardenti ti hanno impedito di perdonare un altro per la tua fuga. Sì, ti sei incastrato da solo.
Meglio perdonare te stesso per avere scelto la sorte. Non potevi rimanere nell’intimità e così, segretamente, hai costruito un intreccio in cui la tua precaria posizione avrebbe traballato, amore finito, andato a pezzi.
Ci sono due cose in particolare nella vita che devi imparare. Una è prendere la responsabilità. La tua responsabilità non è dare delle colpe. La tua responsabilità è la chiarezza. Il tuo amore non è stato estromesso. Sei stato tu a cacciarlo via. È sorta la tensione riguardo all’abbandono, e hai offerto un sacrificio all’altare di te stesso. Hai deciso di continuare la corsa della sfortuna, a cui ci si riferisce come amore fallito. Hai deciso di scomparire e l’hai fatto sembrare un rapimento.
Hai scommesso contro te stesso e hai vinto la scommessa, come ha voluto la fortuna. Hai vinto la scommessa perdendo. Ti sei liberato delle possibilità. Hai scelto la certezza del rinnegamento. Hai chiuso. Sei andato a casa, nel tuo appartamento solitario, dove ti sei messo in disparte dalla felicità nel mondo ed hai leccato le tue ferite.
Svegliati da questo sogno. L’hai sognato. Sta a te svegliartene. Hai aperto il sogno come un ombrello e ci sei andato sotto. Hai scelto la separazione che non volevi, e tuttavia l’hai scelto per l’illusione di solitudine. Ti sei assicurato di conoscere la solitudine dentro e fuori, hai schioccato la lingua, scosso la testa, negato di nuovo.
Vieni allo scoperto e definisciti in un modo diverso. Vuoi salutare te stesso come una persona nuova. Sei pronto a lasciarti alle spalle una vecchia illusione malconcia. La vecchia illusione è che ti manca la capacità di mantenere l’amore. Ora dai il vecchio modello di te stesso in cambio di uno più luminoso. Nel frattempo tu servi, e ne esci benissimo.
Hai frodato te stesso e un altro per amore della sicurezza. Troppo presto hai fatto cadere l’amore del tuo cuore affinché il tuo fallimento fosse assicurato, e l’hai chiamato tradimento.
Volevo sottolineare due cose.
La prima cosa è che ti è piaciuto pensare che avevi una responsabilità da assegnare a chiunque tranne a te stesso. Hai gridato: “Chi sta facendo questo?” E così ti sei guardato attorno in cerca del colpevole. In questo caso, probabilmente hai scelto l’oggetto del tuo amore che, dal tuo punto di vista, potrebbe averti lasciato senza rimorsi. O, possibilmente, hai ordito un piano che ha rivolto la tua ira contro un altro uomo o un’altra donna, che è entrato/a nella vita del tuo amato di un tempo.
La seconda cosa che volevo sottolineare è quella di suggerirti di guardarti ora dritto negli occhi e ammettere che ti sei incastrato da solo. Non scaricare più la responsabilità. Ora la rivendichi. Se non puoi onestamente assumerti la responsabilità, allora almeno toglila dalle spalle di qualcun altro. Nota che sto dicendo responsabilità, e non colpa. Se ancora non puoi fare altro che insistere e ostinarti a dire che il peso cade su qualcuno al di fuori di te, allora dì che il colpevole è la vita, che la vita ti ha consegnato le notizie sgradite. E poi potrai dire: “Allora?” E poi potrai sorridere e diventare auto-realizzato, perché realizzi da solo che sei stato tu a scegliere un capro espiatorio e che l’hai estratto da un cilindro.
Translated by: paulaPermanent link to this Heavenletter: https://heavenletters.org/amore-finito.html - Thank you for including this when publishing this Heavenletter elsewhere.
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