Heavenletter #6266 Donate i vostri talenti immediatamente

Dio disse:

Ahimè, Amati, può darsi che abbiate la tendenza a rammaricarvi di qualcosa che avete detto, come pure di parole che non vi è venuto neanche in mente di dire. E se ci aveste pensato, potreste aver perso il momento giusto.

Forse la persona, a cui volete dire le parole, ha lasciato la Terra oramai. Ora potete solo sussurrare a voi stessi, mentre il Sole sta tramontando, e vi chiedete dove siano i giorni del tempo che fu.

Forse avete celato il vostro Cuore in quel momento. Cos’è meglio o cos’è peggio, non aver pensato ad un atto gentile in primo luogo o continuare a far suonare la stessa vecchia canzone triste sempre di nuovo?

Parole non dette incombono su di voi come bollette che non potrete mai saldare. Se solo aveste un timbro di modo da poter timbrare PAGATO sul vostro Cuore e chiudere con la faccenda… Solo che non l’avete, e non sapete semplicemente come allontanarvi da questi debiti non scritti. Come farete mai ad uscirne?

“Troppo tardi, troppo tardi”, dice il Corvo.

Nessuno vi sta dando la caccia, se non voi stessi. Siete voi l’esattore che lascia delle fatture nella vostra cassetta delle lettere. Siete voi colui che continua a bussare sulla vostra porta. Siete voi che dovete smettere di riempire di debiti il vostro Cuore.

CredeteMi, una volta per tutte, riscossione di debiti non è il Mio scopo. Io Mi libero dei debiti. E così dovete fare anche voi.

A partire da questo momento: Elogiatevi per tutto il bene che dite e fate. Amati, fateMi un favore e lasciate andare il passato con cui vi bastonate. Che cosa credete che significhi lasciar andare il passato?

Raddrizzatevi e dite “Bravo” a voi stessi. E continuate a ripeterlo finché non ci crederete.

Essere esiste. Tutto questo che vi pare pesante, è tutto immaginario comunque. Sentirvi con le spalle al muro, non è altro che una soap opera che state guardando e lasciate acceso nel sottofondo.

Inoltre, cos’è questa cosa dell’essere in ritardo? Fate una sconfessione ai vostri Cari, morti o vivi, proprio ora, direttamente a voce o per iscritto. Fatela. Chiudete la faccenda. Assolvetevi. Siate liberi.

Parlando del mondo, è improbabile che finiate con tutto quello che avreste potuto fare o essere. Cavatevi dagli impicci. Così come stanno le cose, riuscite a malapena a stare dietro alle vostre e-mail. Si esige molto da voi. Mentre vi sto parlando adesso, vi guardo profondamente negli occhi. GuardateMi negli occhi e vedetevi come Io vi vedo.

Amati, accettatevi proprio ora. Non siete solo così così. Siete bravi e buoni. Accettate il fatto che non siete un santo, e lasciate che basti che siate il meglio che potete essere in mezzo a questa vita di ampia portata.

Voi non vincerete tutte le gare. Questo è giusto. State lontani dall’esigere troppe cose da voi stessi.

In realtà va benissimo essere perfetti al 50%. 50% non significa che stiate sprofondando.

Ciò che deve essere realizzato, è realizzato con o senza la vostra preconoscenza. Voi siete responsabili di quello di cui siete responsabili.

In un altro senso, ovviamente, ognuno è responsabile verso tutti per tutto, tuttavia, prima o poi, ognuno deve anche buttare il suo passato dai confini del mondo.

La prossima volta che avete l’opportunità di dire a qualcuno in questa vita: “Che cosa posso fare per te?”, fate pure e chiedetelo seduta stante, e rispondete anche di “Sì”, seduta stante, e donate i vostri talenti immediatamente.

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