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Heavenletter #5828 Salpa verso la felicità

Heavenletter #5828 Salpa verso la felicità

Dio disse:

Abbi un grido d’Amore. Non fare più eco alle difficoltà come una cosa naturale. Okay, hai un sassolino nella scarpa. Okay, hai una scheggia nel dito. Localizza il Cielo a cui tanto aneli.

Sento questo grido da voi sempre di nuovo:

"Amato Dio, sono così stanco del dolore nel mio cuore. Ci sono tante cose di cui essere estremamente felice, eppure non lo sono. Dio, come faccio ad eliminare la mia angoscia? Una volta per tutte, non posso aver chiuso con il crepacuore? L’angoscia deve essere lo stato permanente del mio malcontento, come se mi fosse stato tramandato?".

Amati, irrompete attraverso l’angoscia. C’è un altro modo di pensare per voi. Se davvero non volete l’angoscia, lasciatela andare. Non dovete tenervela. Non dovete continuare ad aprire vecchie ferite. È una vecchia ferita quella che vi provoca fitte. È una vecchia ferita che vi dice: “Non sei stato invitato alla festa".

C’è stato qualcosa che sarebbe dovuto essere vostro ed è stato dato a qualcun altro. Siete stati trascurati – di nuovo. Vi trovate nello stato di agitazione per essere stati trascurati, come se essere trascurati fosse la cosa peggiore che vi possa capitare. Eppure, in qualche modo, siete voi quello che trascura voi stessi.

È un po’ come strappare via il vostro cuore. Quante volte e in quanti modi potete tagliuzzare il vostro cuore, quando potreste dare felicità al vostro cuore? Quando siete così schizzinosi, è difficile essere felici. Vi rendete scontenti. Siete voi che non trattate bene voi stessi, perché se non fosse così, allora non vi trasmettereste felicità ad un ritmo quotidiano?

Portate con voi l’idea di essere svantaggiati. Dite a voi stessi: “Vedi? Svantaggiato di nuovo".

C’è una sorta di struggersi a cui vi appoggiate e con cui sembrate consolarvi. Il vostro cuore galoppa di qua e là, e voi chiamate la delusione vostra abitudine. Un’altra delusione mirata a voi, e un’altra ancora.

Chi lo dice che non potete permettere quella che è chiamata imperfezione? Forse vi sfugge che la felicità è una possibilità. Vi è stato negato qualcosa in passato e voi continuate a insistere su ciò che vi è stato negato. La perfezione che cercate, la negate a voi stessi. Che cosa fare al riguardo? Come esaudire i vostri desideri una volta per tutte?

Come facciamo a concedervi la pienezza di cuore al posto del vuoto del cuore? Il Regno dei Cieli è per voi come per tutti gli altri. Che cos’è che si interpone?

Vi piace l’idea di chiedervi il completamento, eppure sembrerebbe che preannunciate insoddisfazione. La vostra felicità può essere un atto illecito? Davvero può esserlo? E se l’Universo vi stesse trattando bene? E se non doveste pagare così tanto per i brandelli di felicità che criticate?

Sapete, non è bello quando mercanteggiate con la Vita. Pagate un prezzo troppo alto per non accettare la buona fortuna. Il Cielo lo sa che avete abbastanza buona fortuna, eppure per qualche motivo non vi basta, e voi pagate troppo per dimostrare la vostra carenza al posto dell’abbondanza. C’è un nodo nel vostro cuore che non sembrate potere sciogliere.

Continuate a dirvi che vi meritate di meglio, e poi lo rendete difficile. Trovate delle imperfezioni. Le rivelate. Il prezzo che pagate è alto, e vi costringete a pagare il prezzo ripetutamente.

Uscite da questo armadio in cui vi siete rinchiusi. Siate buoni verso voi stessi. Premiatevi. Presagite una situazione diversa. Non studiate il panorama di voi stessi così tanto quanto in passato. Lasciatevi navigare. Siete voi a chiedere troppo al mondo ed a voi stessi. Siete voi a trascurare il vostro merito. Siete voi il sorvegliante severo. Fate pendere la bilancia contro di voi.

Ora, incominciate a dichiarare felicità per voi stessi. Uscite da questo armadio buio in cui vi siete rinchiusi. Il Sole sta splendendo. Dichiarate che il Sole sta splendendo. Dichiarate questa come la vostra Nuova Verità.

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