Heavenletter #343 Dichiarate una tregua

Dio dice:

L’opposto della resa è resistenza. La resistenza è controllo. La resistenza nasce dall’idea che dobbiate bandire degli elementi dalla vostra vita; pertanto, che dobbiate giudicare cosa deve essere bandito e cosa deve essere lasciato entrare, e forse rimanere.

Voi non siete un portiere della vita. Non sapete che cosa tenere fuori. Non sapete, perciò, cosa lasciare entrare.

Siate gagliardi nel vivere la vita. Abbracciate la vita. Non separatela. Non selezionate in anticipo o dopo. Abbracciate gli alti e i bassi. Sono due facce della stessa vita.

Siate come l’acqua che scorre. Che cosa ha da temere un fiume corrente? Lava qualunque cosa entri in esso.

Ora, la resa non significa sottomissione. Non vi sottomettete alla volontà di un altro né passate del tempo con qualcosa che non volete. Non vi sottomettete alla vita o ad un altro. La resa non è sottomissione.

La resa è un abbraccio leggero. Quando vi arrendete, siete in equilibrio sui vostri piedi e non crollate. La resa non significa vacillare.

La resa è gentile. Siate un ospite gentile verso tutto quello che entra nella vostra vita. Guardatelo negli occhi, dategli la Mia benedizione, ma invitate a rimanere soltanto ciò che volete che rimanga. Non tenete fuori nulla.

Il vostro cuore dà una festa. È ospitale. Persone ed eventi vengono e vanno nella vostra casa aperta. Questo non significa che invitiate tutti alla vostra festa. Non significa nemmeno che cacciate colui o la cosa che può arrivare. Vi rivolgete ad essi. Date conforto ad essi e poi li mandate per la loro strada. A meno che la vostra strada non sia la loro strada, essi prenderanno congedo spontaneamente perché i simili vogliono stare insieme. Non è vero che gli opposti si attraggono.

Quello contro cui lottate, lo chiamate a voi. Le vostre paure lo richiamano.

Dichiarate una tregua. Una coesistenza pacifica. La tregua significa verità.

Voi siete un fiume gorgogliante. Scorrete sopra i sassi. Fluite e catturate la luce del sole. E la riflettete.

Tenete lo sguardo sulla luce del sole. La vostra vista la chiama a voi. Fate cadere le paure sulla riva. Le paure non vi appartengono. Non appartengono a nessuno. Sono dei relitti galleggianti. Cadono via perché non possono affrontare un bel fiume fluente come voi.

Voi avanzate saltellando e quello che non può rimanere con voi, non può rimanere.

Soltanto le barche leggere possono rimanere con voi. Soltanto quello che si arrende alla vostra corrente può accompagnarvi. La pesantezza dovrà rimanere indietro.

Ma pesci luccicanti nuoteranno con voi. Pesci saltellanti richiameranno l’attenzione sullo scintillio della luce su di voi. E cellule minuscole di luce, che non riuscite nemmeno a vedere, fluiranno con voi. Ed Io fluirò con voi. Fluiremo assieme da un capo all’altro dell’universo. Il nostro navigare sarà come volare. Veleggeremo attraverso l’universo. Atterreremo in Cielo.

Veleggerete con Me attraverso l’universo?

Io sarò con voi, sia che desideriate di accettarMi o meno. Voi non dovete venire con Me, perché Io rimarrò con voi, qualunque cosa diciate o facciate o desideriate o vogliate. Il Mio abbraccio vi tiene stretti, ma non vi lega. Siete liberi come un uccello o un torrente di montagna con Me al rimorchio.

Io sono la scia che vi segue ed Io sono l’orizzonte davanti a voi. Io sono la nave su cui navigate. Qualunque cosa diciate, la vostra vita ha il Mio nome su di sé. Io sono la bottiglia di champagne con cui battezzate la vostra vita. Il nome della vostra nave è Benedizioni di Dio. PrendeteMi nel vostro cuore e sappiate che ciò che Io dico, è vero.

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