Heavenletter #6432 Come guariva il Cristo

Dio disse:

Amato, dentro all’atto della guarigione sta una relazione attraverso cui scorre la fiducia. Senza sforzo, qualcosa passa attraverso colui che dà guarigione e colui che la riceve.

È anche possibile che sia il paziente che accetta la guarigione che il dottore porta. Accade qualcosa che va oltre i calcoli. Chi è il guaritore e chi il guarito, non è così facile da dirsi.

Un allegro tentativo di cameratismo e la determinazione di guarire e di essere guarito, possono arrivare solo fino ad un certo punto. La guarigione non può essere riprodotta o fabbricata. Non può essere simulata. La guarigione non viene dallo sforzo.

La guarigione arriva come arriva. Arriva mentre non stai guardando. C’è una connessione tra il guaritore e il guarito. Non stiamo decisamente parlando di uno stile. Non si tratta di imporre la volontà di uno sulla volontà di un altro.

Il Cristo non cercava un nome per se stesso. Nella guarigione accade qualcosa di profondo, oppure no. Ciò che accade, è al di sopra del mondo. È come una vibrazione che accade. La guarigione è l’abbracciarsi di due anime. È una comunione. Non è sottomissione.

Alcuni anni fa Io, Dio, Mi sono occupato della guarigione con la domanda: “In che modo guariva il Cristo?”.

C’è qualcosa nella Volontà del Cristo di guarire, sì, che è tuttavia al di là della sua Volontà o della volontà di qualunque individuo e più affine alla Mia Volontà. È qualcosa che viaggia nella coscienza. Non viene da un libro. Va oltre una radiografia.

Da una scintilla di connessione e, sì, consapevolezza, una guarigione passa semplicemente e umilmente al di là della forza di volontà. La guarigione può essere passata davanti a Noi o passata prima che ce ne accorgessimo. Non è stato un grande evento spettacolare. Qualcosa è accaduto. Forse, l’illuminazione ha raggiunto le dita del guaritore.

Cristo non s’inchinava davanti ad alcuna malattia. Non riveriva alcuna malattia. Non studiava la malattia. Non partiva con l’idea di essere un grande guaritore. Desiderava toccare. Le sue mani di guarigione erano come delle mani che scorrevano semplicemente attraverso l’acqua. Non c’era sforzo alcuno nella beatitudine di guarigione, nessun ostacolo alla possibilità di guarigione. Non c’era alcuna necessità di guarire, certamente nessuna urgenza. Il Cristo guariva senza il cosiddetto sforzo. C’è soltanto guarigione.

Cristo non vedeva la malattia. La malattia non esisteva per lui. Naturalmente, la sua semplice guarigione andava ben oltre qualunque tecnica di guarigione. La sua guarigione superava la guarigione del corpo fisico.

Direi che le sue guarigioni possono essere paragonate alla Pace che va oltre la comprensione. Un’Anima incontra un’altra nello stesso modo in cui due stelle s’incontrano nella propria luce. Non c’è alcuna oscurità da vedere o da commentare.

Si potrebbe dire che era l’amore del Cristo che guariva, ma dico questo con cautela, perché l’unione d’amore di Cristo va oltre quello che è generalmente chiamato amore. Non c’era alcuno sforzo per ottenere amore. Non c’erano dichiarazioni d’amore o accenni ad essere amorevole o ad ottenere una qualità d’amore. L’amore era uguale al sorgere del Sole. Il Sole splendeva. L’Unità era palpabile.

Non c’era alcuna attesa della guarigione o insistenza perché l’energia di guarigione arrivasse. Le guarigioni di Cristo erano guarigioni di Coscienza. Nulla era esaminato sotto un microscopio.
Non c’era alcuna ricerca delle tracce della malattia. Cristo non evitava di osservare la malattia. Semplicemente vedeva da un punto di vista più elevato.

Qualcosa di reale passa durante una guarigione. Ciò che passa, non è un tentativo di Unione. È Unione. Qualcosa accade. Qualunque cosa accada, non si tratta di un’attività appresa. Possiamo dire che si tratta di un dono di Unità che passa tra due bellissime anime senza alcuna confusione, nello stesso modo in cui due stelle possono illuminare la notte sulla Terra.

Quella che è chiamata la guarigione di Cristo, nasceva spontaneamente. Con il Cristo, la guarigione è fatta prima che chiunque se ne renda conto. È amore che supera di gran lunga l’attenzione del tuo cuore; è come foschia. Non è nemmeno foschia. Non ci si occupa della malattia, eppure accade qualcosa che eleva la coscienza del mondo e continua tuttora ad elevarla.

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