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Heavenletter #534 Le falde dell’ego

Heavenletter #534 Le falde dell’ego

Dio dice:

L’ansietà è una paura cronica. È paura senza etichetta. È essere alla ricerca della paura. È la convinzione che la paura e il motivo per aver paura, arriveranno sicuramente o sono arrivati o sono ritornati o hanno prolungato la loro presenza. L’ansietà è una conclusione che traete. Non c’è bisogno che l’abbiate. Potete liberarvene.

L’ansia e la paura non hanno realmente a che fare con voi. Consideratele delle pulci. Possono mordervi e nutrirsi di voi, ma vi sono estranee. Non vi appartengono.
Ogni volta che la paura o l’ansia vi mordono, spalmate l’unguento del ricordo di Me e se ne andranno. Esse sono esterne a voi. Non sono intrinseche a voi.

Mettete la paura e l’ansietà nella spazzatura. Non ne avete bisogno per la vostra sopravvivenze né per alcuna cosa. Non ne avete bisogno affatto. Non fatele sentire così benvenute come avete fatto in passato.

Potete relegarle al loro legittimo posto, che non è un posto con voi. Potete sentirle, ma non dovete ascoltarle. Non dovete permettere che assumano il controllo delle vostre vite spremendone via la vita. Non avete bisogno di nutrirle. Non avete bisogno di essere un porto di scalo per essere. Non avete bisogno di venderle all’ingrosso o venderle al dettaglio o essere una stazione secondaria per esse. Non dovete passarle ad altri. Non dovete prestare fede ad esse.

Non trasformate in paura i cosiddetti errori. Gli errori sono erronei. Il fatto che abbiate passato la vostra mano attraverso l’acqua in una direzione e non in un’altra, che differenza fa per l’acqua? La vostra mano è solo passata attraverso essa, e l’acqua rimane acqua e non è cambiata dalla vostra mano. Gli errori non sono altro che questo. Dove esistono se non nella mente dell’uomo?

Gli errori possono portarvi a cambiare rotta. Bene, allora amate i vostri errori invece di temerli. Avete mosso la mano attraverso l’acqua in una direzione un momento fa ed ora la muovete in un’altra direzione.

L’ansia non deve prendere il sopravvento. L’ansietà non deve essere il vostro capitano né vostra compagna. Non fatela sentire così benvenuta. Non fate tanto spazio ad essa.

Quando arriva alla vostra porta, non dovete farla entrare. Non dovete nemmeno sbatterle la porta in faccia. Potete lasciare che essa cerchi di vendervi quello che vuole vendere e poi potete dire: “No, grazie”. E l’ansia andrà per la sua strada. È casuale. Non le importa di dove va. Andrà dovunque sarà accettata e si metterà a proprio agio e prospererà là dove si sente benvenuta.

Se avete dato il benvenuto all’ansietà, non c’è bisogno che continuiate a farlo. Potete mandarla per la sua strada. Potete farle fare le valigie.

È ora che l’ansietà vada via.

Essa non ha alcun posto legittimo con voi.

Non sentitene la mancanza. Non sentitevi in colpa per essere senza ansia piuttosto che oppressi da essa. L’ansia non deve essere la vostra scorta. Veramente e realmente, voi non ne avete bisogno. È stata una scroccona e vi ha usati per i propri scopi, perché, vedete, l’ansietà è una seguace dell’ego.

Essa tiene le falde del cappotto dell’ego.

L’ansia non ha un’esistenza propria. Si presenta sotto una falsa apparenza. Consegna messaggi confusi così che continuiate ad ascoltarla. Rivolgete l’orecchio a Me e Mi sentirete. Date retta a Me su questo. Permettete ai pensieri di Me di sostituire l’ansietà. Date a Me l’attenzione che avete dato all’ansietà e sarete voi a prosperare.

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