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Heavenletter #426 Perché sei nato

Heavenletter #426 Perché sei nato

Dio dice:

Adesso è ora di credere in te stesso. L’idea di credere in te stesso fa sì che ti renda conto di quanto non hai creduto in te stesso. In qualche modo hai pensato di essere un elemento perso di Me, una maglia caduta, che fluttua da qualche parte nel limbo senza la possibilità di essere raccolto e restituito. Non è forse così? Non è così che ti sei sentito?

Ti sei sentito abbandonato là fuori sulla Terra ed hai pensato che in qualche modo dovessi prenderti la responsabilità dell’essere là fuori tutto solo, che era colpa tua se Dio ti aveva mollato mentre, nel contempo, dovevi accettare la colpa per il fatto di non amare un Dio Che ti aveva lasciato cadere così lontano. Questo è lo strazio dei tuoi sentimenti per Me. Sì e no. Avanti e indietro. Sottile risentimento, sottile smarrimento. La tua adorazione naturale si allarga in sentimenti misti. In qualche modo tu dovresti amare Me Che ti ho tenuto a distanza. In qualche modo devi amare Me Che ti ho lasciato cadere. In qualche modo devi credere in te stesso, anche se ti senti abbandonato, alla deriva e poco amabile e non creduto.

Non ha alcun senso per te. Sulla fiducia, dovresti accettare che Io e te siamo ugualmente vicini, quando tutte le prove mettono in luce la tua esclusione. Sei stanco di sentirti dire che sei stato tu ad escludere te stesso. Sai che non lo faresti. E tuttavia ti vedi come separato. Eppure ti dico che non lo sei, che si tratta solo di un errore della tua percezione. “Che storia!”, pensi; che sciocco saresti ad avere fiducia in qualcosa o qualcuno di così irraggiungibile per te, irraggiungibile soprattutto nei momenti in cui più sembri averne bisogno.

È qui che il tuo modo di pensare deve cambiare. Io non sono un idolo dei fan. Non sono un personaggio finto. Io esisto realmente ed Io esisto in te. Tutto il regno materiale, che così facilmente hai accettato come realtà, s’incanala attraverso te e oscura per un po’ Tutto Ciò da cui sei venuto.

Sicuramente tu hai una Fonte. Non sei sorto tutto solo per conto tuo. La tua sacra magnificenza non è nata in un corpo sulla terra per essere eliminata. Sei nato per rimanere con Me. È la tua consapevolezza che deve ritornare alla Verità di te e alla Verità di Me. Lascia entrare la possibilità che quello che dico, sia vero. Ammetti la possibilità che Noi siamo Unità. Lascia che quel pensiero penetri in te. Lascia che la crema di quel pensiero salga. Lascia che tutti i tuoi altri pensieri affollati si ritirino. Tu che temi di essere stato abbandonato, hai paura di abbandonare tutti i pensieri strazianti che hanno sminuito la tua immagine e ti hanno impedito di conoscere la Verità di te stesso.

Tu non sei i tuoi pensieri. Ma hai pensato che li fossi. Tu non sei le tue paure. Ma hai pensato che le fossi. Tutto quello che non desideri, non è te. Ciò che desideri più di tutto è la tua Verità. Mi desideri davvero, non è vero? Desideri davvero che Io sia la Verità e che Io sia tuo? I tuoi desideri sono più veri dei tuoi pensieri.

Tu non sei i tuoi pensieri. Sei un Mio pensiero. Sei il Mio amore, non disperso, ma disseminato. Ti ho fatto nascere nel mondo, non perché fluttuassi, ma perché ti elevassi. Ti ho fatto nascere sulla terra perché finalmente scoprissi il miracolo dell’esistenza, perché scoprissi, senza dubbio, il tuo Grande Valore, perché scoprissi che sei il Mio messaggero, che sei il Mio brindisi ad un universo dell’essere, un universo totalmente dentro di te, totalmente tuo da avere e totalmente tuo da dare, un universo dell’essere che non può esistere senza di Me, un universo che esiste con Me in pieno vigore, un universo pieno di Unità con Me. Ti ho dato Me Stesso. Io non devo essere trovato, ma riconosciuto. Desidero ardentemente che tu Mi riconosca dentro di te. Mi rianimo dentro di te. Osa alzare lo sguardo e vedere.

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