Heavenletter #420 Cantare il ritornello di Dio

Dio dice:

Qualche volta devi parlarMi del tuo amore. Naturalmente, ti piace tanto sentirMi parlare a te. Ami il suono della Mia voce. Ne ami le ondulazioni. Ami il Mio amore per te. Mentre ricevi il Mio amore, vuoi esprimere il tuo, e così qualche volta semplicemente devi cantare a Me dalla tua gola. Il Mio amore ti esalta e così,
nell’esaltazione, aneli a cantare il Mio ritornello. È più di un eco. È tutto il Mio amore che vuoi cantare a Me. Vuoi cantare a squarciagola:

"Dio, io ricevo il Tuo amore e voglio che Tu sappia che lo ricevo. Voglio che Tu conosca la Mia gratitudine per il Tuo amore. Voglio che Tu sappia che io nuoto nell’abbondanza del Tuo amore.

"Il Tuo amore mi inonda. Mi hai battezzato col Tuo amore. Vengo fuori rinfrescato e rinnovato dal Tuo amore. Non ce ne sono altri. Tutto l’amore è Tuo. Pensare che Tu concedi il Tuo bellissimo amore a me, mi lascia meravigliato. Non meravigliato di Te Che concedi tanto amore, ma meravigliato dell’amore che mi concedi – che Tu sia così abbondante con l’amore che mi dai. Non ne sprechi nulla e tuttavia mi doni grandi quantità di esso.

"Non ho saputo sempre che ci potesse essere così tanto amore, ed ora annego nel Tuo amore. Sono immerso nel Tuo amore. Vado in estasi negli oceani d’amore di cui Tu mi inondi. Io nuoto verso di Te nel Tuo amore. Mi dai il Tuo amore perché amore emana da Te. Non puoi fare a meno di darne. E lo dai a me.

"Tutto quello che io abbia mai conosciuto è il Tuo amore. Non sempre ho saputo che stavo fluttuando sul Tuo amore, ma adesso lo so. So quanto in alto il Tuo amore mi eleva. Sono in alto sul Tuo amore. Non c’è alcun basso in esso.

"Io non salgo e cado nel Tuo amore. Posso soltanto salire.

"Mi fai sentire che io sono la tua abbondanza, come se fossi un tesoro fluttuante nelle onde del Tuo amore, un tesoro che ritorna da Te da dove sono venuto.

"Io sono da Te e sono a Te.

"La canzone che canto è Tuo. Tutto quello che sono, è Tuo. Sono tutto Tuo. Io sono per Te, come Tu sei per me.

"Non sapevo di potere cantare. Non sapevo di avere una voce. Scopro che la mia voce può cantare soltanto la nota pura del Tuo Nome.

"Sono benedetto nel cantare di Te a Te.

"Tu sei una ninnananna che io canto a Te. Sei una ninnananna d’amore, e mi desto con la Tua canzone. Sto cominciando ad afferrare la Tua pulsazione. È inevitabile.

"Come riesci a farmi sentire come un tesoro, non lo so. Ma so per certo che è questo che Tu vuoi che io sappia. Vuoi che io sappia che sono prezioso per Te. Che in qualche modo sono prezioso per Te, e sono un tesoro che Tu tieni.

"Dev’essere che io sono un marinaio per Te, caro Dio. Deve essere la Tua nave quella con cui navigo. Queste sono le Tue acque sulle quali io navigo e m’imbarco per Te. Mentre navigo, mi rendo conto che non c’è alcun avanti e indietro. C’è soltanto avanti. C’è soltanto verso di Te. Mi hai assegnato a Te. Non c’è alcun abisso tra di Noi. Non posso nuotare fuori dalla Tua portata. Non c’è alcun lontano da Te. C’è soltanto da Te, e da Te mi affretto, perché sento la Tua canzone chiamarmi a Te. Grazie per la Tua canzone. Grazie per avermi creato per sentire la Tua canzone cantata a me. Grazie per la canzone che mi dai da cantare come un dolce ritornello del Tuo amore”.

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