HEAVEN #3965 Sii fedele alla tua propria Luce
HEAVEN #3965 Sii fedele alla tua propria Luce, 3 ottobre, 2011
Dio disse:
Qualunque tensione tu possa avere, ti dice che sei attaccato. Ti stai aggrappando a qualcosa. C’è qualcosa di cui pensi di avere bisogno. C’è qualcosa per cui temi che, se non ce l’hai, sarai carente. Hai paura di non valere molto se non ce l’hai.
Che sia denaro o una persona cara quello da cui senti di dipendere, tu sei intatto. Tu sei integro. Arriva a credere in te stesso. Tu sei un Essere Divino saldamente nel Mio cuore. Non ti può bastare? Nel periodo del Ringraziamento, tu vuoi tutti i contorni col tuo tacchino. Io ti sto dicendo che Noi siamo completi. Tutto il resto, a cui ti sei aggrappato, sono dei contorni. Forse tu apprezzi i contorni addirittura più della Verità.
I contorni non sono essenziali. Sono belli, ma non essenziali. Esistono due cose essenziali. Sei tu e sono Io. Ecco tutto. Ci troviamo insieme in questo a lungo termine. Siamo il tacchino e non i contorni. I contorni sono, dopotutto, soltanto contorni. Goditeli quando li hai, e goditela ugualmente quando non li hai. Nulla di esterno a te è la tua essenza. Le cose esterne possono tirarti su. Ti fanno sentire bene, tuttavia, non sono ciò di cui sei fatto. O ti fanno stare male, e, ugualmente, non hanno nulla a che fare con te.
Non ti servono tutte le cose di cui pensi di aver bisogno. Non ne hai bisogno. Puoi averle, ma non ne hai bisogno. Io e te siamo la tua essenza. Non hai bisogno di tutti i sostegni senza i quali pensi di non sapere cosa fare.
Aggrapparsi è attaccamento. Gli attaccamenti devono essere lasciati andare. Puoi tenerti l’oggetto materiale che non riesci a lasciar andare, devi solo abbandonare il tuo attaccamento ad esso. Non ne hai bisogno. Può darsi che tu dipenda da esso, però non ne hai bisogno. Lo stesso vale per le persone. Tieni quelle che ti sono care mentre, allo stesso tempo, le lasci andare. I tuoi cari sono agenti liberi, e lo sei anche tu. La libertà è meglio dell’attaccarsi. Quando ti attacchi, il tuo cuore si spezzerà. Che altro spezzerebbe il tuo cuore? La libertà non lo fa. È il tuo attaccamento che devi spezzare, non il tuo cuore.
Per essere libero, devi lasciare liberi gli altri. Quanto più liberi gli altri dalla tua stretta, tanto più libero sei tu stesso. Sei libero dalla tua propria stretta.
O hai un attaccamento o non ce l’hai. Attaccato a metà è ugualmente attaccato.
L’attaccamento non è amore. Aggrapparsi non significa amare. Quando rinunci ad essere attaccato, puoi amare di più. Quando sei attaccato, puoi chiamare il tuo attaccamento amore, ma amore non è attaccamento. L’attaccamento non è amore. L’attaccamento è una scusa misera per l’amore.
Quindi, cos’è tutto questo attaccamento all’attaccamento che sperimentate? Deve essere che voi pensate che esso serva ad uno scopo. A quale scopo può servire l’attaccamento, se non a separarti da te stesso? Quando ti attacchi ad un altro, stai abbandonando te stesso. Ti stai aggrappando troppo stretto ad un altro. Hai una stretta mortale su colui che presumi di amare. Quando ti attacchi, gli attaccamenti si spezzeranno. Meglio spezzare l’attaccamento adesso e trovare invece dell’amore sciolto da dare.
Quando sei attaccato, diventi disperato. Diventi disperatamente innamorato. Diventi dipendente dall’attaccamento, quando ciò che devi fare invece è lasciare la presa e diventare distaccato. Non devi appoggiarti sulle spalle di un altro. Non sei un bambino che deve attaccarsi alla gonna o alla gamba di sua madre. Quando sei attaccato, devi lasciar andare, così che i tuoi cari possano essere ognuno un essere libero nella propria luce e tu un essere libero nella tua propria luce.
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Traduzione di Paula Launonen

