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HEAVEN #2893 Abbi fiducia in Dio

HEAVEN #2893 Abbi fiducia in Dio, 26 ottobre, 2008

Dio disse:

Abbi più fiducia in Me. Non devi dirigere il mondo. Non devi dirigere la tua vita quanto stai facendo. Certamente, è bene prendere il toro per le corna, ed è anche bene per te rilassarti. Non è che tu debba selezionare la responsabilità, ma devi lasciarne andare una parte o, altrimenti, andrai nel pallone. Parlando del mondo relativo, non puoi essere dappertutto contemporaneamente. Non puoi fare tutto subito, e ci sono delle cose che è saggio lasciare a Me in ogni caso.

Fai pure, esaltati a fare del tuo meglio e poi lascia perdere. Sai già che stai facendo del tuo meglio, e così sia e non cacciarti nei guai. Anche se sei divino, sei anche umano. Non sei superumano alle condizioni della vita regolare di cui stiamo parlando.

Tu hai voce in capitolo nell’Universo, e tuttavia non sei il capo dell’Universo. Sei un semplice lavoratore per Me. Ti chiedo di non accollarti troppo lavoro. Non devi correre di qua e di là. Smettila di schioccare la frusta, amato. Lo stai facendo per nulla.

Ti parlerò chiaramente. Forse pensi di stare lavorando troppo per conto Mio, ma non è per ordine Mio che esageri nel tuo impegno. Per ordine Mio, tu lavoreresti e giocheresti. Non esagereresti nulla. Di sicuro non eccederesti in nulla.

Abbi più fiducia in Me, e non cercare di prendere il controllo del mondo o anche solo della tua minuscola parte di esso. Il mondo è dominio Mio, amati. Non ti chiedo di accollarti tutto il mondo per conto Mio. Ti chiedo di lasciar andare. Non ti chiedo di lavorare senza posa. Io non do obblighi. Qualunque obbligo è una vostra invenzione.

Se la vita è stressante, sei tu che la rendi stressante. Da qualche parte nei recessi della tua mente, l’hai fatta diventare così. Non colpiresti un cavallo come colpisci te stesso.

"Di più, di più" è un buon ritornello nella vita, perché ti aspetta l’abbondanza, però di più non include quello che è chiamato lavoro. Il Mio invito a semplificare non significa aggiungere di più. Significa accollarsi di meno. Non puoi andare in dieci direzioni contemporaneamente. Puoi fare solo una cosa alla volta, non lo sai?

Tu non stai tenendo su l’Universo. SONO IO che lo faccio. Finché Io sto tenendo su il mondo, che cosa pensi di stare facendo tu? Fai il tuo lavoro e sappi che Io sto facendo il Mio. Sappi che sto lavorando per te! Di tutto cuore, lavoro per te.

È vero, Io sono il tuo Principale, ma sono anche il tuo Dipendente.

Ti chiedo sempre di andare oltre i limiti, ma non intendo che tu diventi una chiazza nel mondo, che non stabilisce confini per se stessa. Non essere uno zerbino. Supera la soglia ed entra in un mondo che è fatto di altre cose oltre al lavoro. Entra in un mondo che è fatto di luce e di gioia e in cui tu cammini leggero, e le suole delle tue scarpe non si consumano. Basta col sudore.

Mi capisci? Lavora, sì, ma non lavorare tutto il tempo, no. Lavora con tutto il cuore, però non lasciare che il lavoro sia il tuo simbolo. Ti benedico nel lavoro e ti benedico nel gioco. Ti benedico. Ricordati che sei benedetto. Vai avanti nella vita e damMi il tuo senso di responsabilità per un po’. Togli il giogo dalle tue spalle e dallo a Me. Per Me esso è leggero come una piuma. Ora, tu, senza il giogo, puoi danzare senza che i tuoi piedi tocchino il terreno. Ora puoi spiccare il volo. Non ho mai voluto che tu fossi piegato. Ho sempre inteso che tu volassi con gioia.

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Traduzione di Paula Launonen