Dio è lo scopo
Voi cercate di comprendere la vita e tutto quello che accade. Come se la mancanza di comprensione intellettuale vi impedisse di avanzare.
La comprensione intellettuale è bella, e vi arriverà, ma dare un senso agli eventi della vostra vita, non ne è la base. Alle condizioni dell’intelletto, le svolte della vita non avranno mai senso.
Riuscite ad immaginare il Cristo sulla terra a scervellarsi sullo scopo della propria vita?
Si consegnò a Me. Questa fu la sua resa, lasciare che la sua vita prendesse la propria direzione senza preoccuparsene. Senza preoccuparsi del passato e della sua influenza. Senza preoccuparsi della comprensione, come se fosse un oggetto che egli doveva avere. Egli rinunciò al controllo della sua comprensione e consegnò lo scopo a Me.
Si preoccupava di camminare con Me. Questo aveva senso per lui. Il suo cammino era forte. Entrò a grandi passi nella vita. Si muoveva soltanto in avanti. Non cercava di strappare uno scopo dal passato perché il suo scopo era con Me.
Non è che egli mettesse da parte la sua vita. Semplicemente, la sua attenzione non era posta su essa. Egli vedeva che l’attenzione sullo scopo era attenzione sul passato. Il Cristo non si domandava perché faceva i passi che faceva e non altri. Non s’interrogava sul significato di questa o quella persona per se stesso. Loro erano stati nella sua vita ed ora c’erano ancora oppure no. Egli non accumulava i propri ricordi, ecco tutto. Non li collezionava facendosi ostacolare da essi. Non portava con sé il passato.
Egli vedeva la Mia luce che lo chiamava, ed è ciò che egli vedeva e ciò verso cui camminava. Aveva in mente altre cose, non cosa comprendeva e cosa no. Egli lasciava che il suo cuore e la sua mente fossero con Me. Quella fu la sua salvezza. E quella è la vostra.
Questo non vuol dire che il Cristo non imparasse. Egli imparava lungo il cammino, ma non si fermava per apprendere. Non trasformava la sua vita in lezioni per imparare qualcosa su se stesso. Non pensava di dover imparare qualcosa prima di poter imparare la cosa successiva. Imparava semplicemente mentre avanzava.
Egli non divideva la propria vita in capitoli. Non ricapitolava delle parti. Le superava. Lasciava stare il passato. Muoversi assieme a Me, era di primaria importanza. Cercare di capire lo scopo della sua vita o della vita in generale, non lo era.
La sua preoccupazione non era sulla grandezza. Non decise di essere grande. Né egli era preoccupato della fiducia in Me. Si fidava. Non è che avesse fede, così come voi pensate alla fede. Non ci pensava. I suoi pensieri erano concentrati su qualcosa di più della sua relazione con il mondo. Non era nemmeno preoccupato della sua relazione con Me. Il suo interesse era con Me. Egli non soppesava le cose così tanto come voi. Egli seguiva il respiro del Mio amore. Ci entrò dentro. Non metteva nulla tra di noi.
Egli non cercava la Mia Volontà, come se quella fosse un passo separato dal seguirla. Non Mi separava dalla Mia Volontà. Non pensava alla sua volontà e alla Mia Volontà e che avrebbe scelto la Mia al posto della sua. Seguiva e basta.
Non faceva delle divisioni. Non selezionava le cose. Aveva dei grandi pensieri, ed erano Miei. Egli dava davvero a Cesare quel che era di Cesare, e si rivolgeva a Me. Egli era il giglio del campo che cresceva nella Mia luce.
Egli vedeva per che cosa era nato. Era tutto quello che doveva vedere. Non aveva bisogno di conoscere i dettagli. Doveva solo conoscere Me. Egli metteva il suo cuore nel Mio. Conosceva la Mia grandezza e moltiplicava il Mio pensiero e la Mia gioia. Tutto quello che faceva, lo faceva per Me. Tutto quello che era, lo era per Me. Egli era per Me. Ed egli divenne per voi una lampada alla cui luce leggere.
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