Alla deriva nel mare aperto della Vita
Vi sento gridare dal deserto:
“Caro Dio, Ti scrivo durante Febbraio, il mese di San Valentino. Dio, ci dai la Vita sulla Terra di modo che sperimentiamo l’attaccamento? Un rischio della Vita è che ci aggrappiamo. E poi Tu spargi la morte intorno a noi di modo che impariamo a non diventare attaccati ma piuttosto ci liberiamo dell’attaccamento.
“Con tutto il dovuto rispetto, Dio, questo è come un trucco, e noi passiamo per stupidi. Il giorno di San Valentino è arrivato lasciando tanti di noi nei pasticci. La nostra speranza è tanto grande che ci caschiamo ogni volta.
“Certamente Tu vuoi che noi Amiamo, e noi vogliamo Amare, ma in questo mondo sembra che non sappiamo fare altro che aggrapparci, anche quando l’aggrapparsi avviene a livello mentale.
“E poi, quando i nostri cari se ne vanno per un’avventura o un’altra, tutte le nostre fondamenta sembrano crollare e disperdersi. Siamo alla deriva fino a quando non costruiamo, apparentemente, una certa incrostazione o crosta sui nostri cuori. Cerchiamo di rendere i nostri cuori più rigidi, più al di sopra di tutto. La disperazione in cui ci troviamo sperduti, è troppo doloroso da sopportare di nuovo. Ahimè, essere vulnerabili all’Amore e non trovare più l’Amore!
“Comprendiamo molto bene che non esistono rimpiazzi per i nostri cari profondamente amati. Se siamo fortunati, abbiamo un padre e una madre sulla Terra. Tuttavia, in un modo o nell’altro, loro se ne vanno e noi rimaniamo, oppure ce ne andiamo noi e loro rimangono.
“Possono esserci altri Cuori che Amiamo, ma mai altri esattamente uguali a quelli che sono andati ai pascoli più verdi.
“Sembra, caro Dio, che Amare con tutto il cuore significhi che la Destinazione Ultima dell’Amare sia il senso della perdita.
“E tuttavia, anche quando siamo abbastanza forti da lasciare piena libertà al nostro cuore adesso, non è sempre così facile trovare l’Amore. Non sempre troviamo l’Amore in attesa dietro l’angolo. Accettiamo il fatto che i nostri Cari profondamente amati sono insostituibili, ma qualche volta non incontriamo nessuno da amare di nuovo o, nonostante i nostri desideri, il raggio del nostro Amore arriva a un punto morto e non c’è alcun oggetto o soggetto d’Amore per noi di nuovo.
“D’accordo, Dio, Tu sei Amore e ci ami sempre, ma ugualmente noi – io – desideriamo un Essere umano speciale da amare di nuovo. Non tutti i sogni si avverano. È come se aspettassi una nave che non arriva mai. La mia Vita è un grande pesce d’aprile.
“Cercare di Amare, non funziona. Oppure sono io che non so da dove cominciare. Davvero, non voglio l’Amore per la sola idea di esso, bensì per la Verità di esso. Dio, non mi ci sono nemmeno avvicinato.
“Tu hai detto che il nostro Amore arriverà come la Luce dell’Aurora. Io aspetto l’Alba. Capisco che la mia Vita non dipende da questo, tuttavia mi sento alla deriva. Sento che io non sono Amore e non Amerò mai più con tutto il mio Cuore”.
Ah, amato Figlio, amati Figli, avete sempre la Vita. La Vita Stessa non è una cosa da nulla. Potrebbe essere vero che abbiate avuto il vostro ultimo Grande Amore. Può darsi che non troverete più un Grande Amore Personale Nuovo, ma avete sempre la Vita, e la Vita sta davanti a voi e potete Amare qualsiasi cosa stia davanti a voi. Un Amore personale non è tutto. Anche se avete un Nuovo Amore, un Nuovo Amore potrebbe non bastare per eliminare le varie brame dal vostro cuore. Alla fin fine, un senso di solitudine insito può ugualmente perseguitarvi in ogni caso.
È chiaro ora che dovete amare voi stessi. Che ne dite di amare voi stessi così come siete in questo momento di tempo fittizio? In Verità, il tempo non esiste, dunque non può essere vero che il tempo si esaurisce. L’Amore è Vero, ecco tutto.
Amate semplicemente il Giorno Davanti a Voi. Nonostante le vostre convinzioni, non c’è modo di prevedere cosa porterà il domani.
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Translated by: paulaPermanent link to this Heavenletter: https://heavenletters.org/alla-deriva-nel-mare-aperto-della-vita.html - Thank you for including this when publishing this Heavenletter elsewhere.
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