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HEAVEN #2178 Una Grande Illuminazione

HEAVEN #2178 Una Grande Illuminazione

Dio disse:
Oramai voi sapete che nulla è più in alto di quanto IO SIA – e nulla è più in basso. Ci sono Io, e ci sono dei dettagli. Ciò che è definibile è materiale, e la materia è illusione. Possiamo chiamare l’illusione un gioco. Anch’Io sono un gioco, eppure Io sono Il Reale. Ogni cosa nel mondo è un tentativo di descrivere Me. Nelle sue descrizioni, il mondo cerca di collocarMi, di ricordarMi, di assegnarMi un posto. E’ una buona occupazione per voi, tuttavia Io non occupo uno spazio. Non posso essere relegato. Non posso essere definito con precisione. Io sono ovunque e Io sono anche da nessuna parte, eppure Io esisto in tutto e in tutti. Io esisto in voi.

Tutte le scienze sono dei tentativi di fissarMi. Tutte le arti lo sono. Ogni cosa nel mondo sta cercando di documentare la propria esplorazione di me per mezzo di ciò che Io ho creato. L’uomo, il Creato, tenta di capire il Creatore attraverso il mondo materiale. Io ho creato il Sole, la Luna e le Stelle. Sono conosciuto per essi. Vi fanno ricordare Me. Eppure il Sole, la Luna e le Stelle possono solo rifletterMi. Essi assumono le loro posizioni e fanno un gioco. E voi cercate di calcolare il loro significato. Sono Io il loro significato. Dio ha disegnato delle immagini nel cielo ed ha posizionato tutti i pianeti in maniera significativa e, tuttavia, la loro collocazione è soltanto la loro collocazione. I pianeti non governano l’universo. Hanno un ruolo, ma il Mio dominio eclissa il Sole. Io sono localizzabile ovunque, e non sono localizzabile da nessuna parte.

Io sono incalcolabile. Io faccio saltare il banco. Voi non potete chiuderMi in uno spazio, amati. Non potete attribuirMi dei limiti. Non potete segnarMi sulla carta. Non potete fare un grafico di Me. Io sono la Carta, eppure voi non potete fare la carta di Me. L’immensità non può essere disegnata. Qualsiasi linea che voi disegnate, taglia l’Immensità, cioè, ne trovate solo un pezzo. Non potete limitare la Vastità. Io sono nel più minuscolo degli atomi e, tuttavia, Io sono molto più grande degli oceani.

Non è che Io giochi a nascondino con voi. E’ solo che Io sono al di là di qualsiasi livello voi sogniate. Voi avete Me, amati, ma non potete catturarMi. Io non sono questo e quello. Io non sono questo o quello. Io sono la Causa Suprema. Io sono la Luce e, tuttavia, Io sono inilluminabile. Non potete puntare un riflettore su di Me. Non potete intrappolarMi, né metterMi in una gabbia.

Allora che cosa potete fare con Me? Potete amarMi, e potete amarMi di più. Potete amarMi di più, finché non vi conoscerete come il Di Più. Nessuna scienza può farMi giustizia. Ogni scoperta afferrata conduce ad un’altra. Gli scienziati sono come i pretendenti delle favole, a cui viene dato un compito e poi un altro compito e ancora un altro, prima che possano prendere per mano la principessa. La ricerca stessa è meravigliosa.

Io non scappo da voi, eppure voi non potete catturarMi. Che cosa accade quando catturate una lucciola e chiudete il pugno? La sua luce vi sfugge. Anche se è così, voi potete studiare Me e gli angeli e chiedere quanti angeli danzino sulla punta di uno spillo, ma non potrete finire la vostra indagine. Non c’è fine a Me, quindi, come potete trovarla?

E, tuttavia, arriverà un momento in cui avrete una Grande Illuminazione, quando direte: “Ah, questo è Dio.” E’ talmente semplice. Indescrivibile, eppure semplice, Dio semplicemente sempre presente, sempre quieto, sempre movente, sempre amante, Dio semplicemente trovabile ovunque, inevitabile, sconfinato, eppure non localizzato. Voi scoprite che Dio è il più anonimo di tutti i donatori; Colui Che dà, lascia una firma, ma non il Suo Nome; Dio incapace di un’unica cosa e, cioè, incapace di essere separato da voi.


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Traduzione di Paula Launonen