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Heavenletter #6352 Dal primo istante in cui fai Godwriting

Heavenletter #6352 Dal primo istante in cui fai Godwriting

Dio disse:

Parlando del Godwriting, tu incominci a impegnarti nel Godwriting nell’istante in cui scrivi le due parole “Dio disse”. Questo conferma il tuo posto nell’ordine delle cose. Ovviamente, con il Godwriting non c’è affatto alcun ordine delle cose. Nulla è pianificato. Sei aperto a quello che viene, sia che tu veda dove stia andando o meno. Questo è fin dove tu, in quanto Godwriter, arrivi.

Questo è il modo in cui tu segnali a Dio: “Okay, Dio, sono qui pronto con la penna in mano (o il computer acceso) per annotare qualunque cosa Tu voglia farmi sentire. Facciamolo”.

L’esperienza di Godwriting è una semplice ricettività verso qualsiasi cosa arrivi. Non ti prometto che, quando fai Godwriting, ti trascinerò semplicemente in uno stato di grazia sorprendente, quasi che il tuo primo tentativo a fare Godwriting sarà il momento più grandioso della tua vita e tu annoterai le più esaltanti parole di Dio conosciute all’uomo! Possono esserci questi momenti, ma possono anche non esserci.

Amato, è meglio che non ti aspetti di ricevere del Godwriting estremamente stellare. Quello che arriva, arriva. Non c’è bisogno che arrivi nulla di extra speciale. Il Godwriting assomiglia di più ad una semplice caccia al tesoro. Sii rilassato quando stai annotando le Mie parole. Tu non sei in scena. IO LO SONO.

Non c’è in gioco nulla. Sì, ti preoccupi. Non vuoi deludere Me né qualcun altro. Tieni presente che nessuno è un Godwriter esperto, a parte Me! Nessuno sa in anticipo quali parole arriveranno da Me attraverso te in un particolare momento. Potremmo possibilmente chiamare il tuo primo Godwriting un fremito divino! Sorridi!

Il Godwriting non è una tua realizzazione. Quando si tratta di Godwriting, l’innocenza è vincente. “Quando meno te l’aspetti…”

Amato, tu in quanto un Godwriter, non sei il Ruggito del Leone Stesso né il Miagolio del Gatto.

Il Godwriting non è opera tua. Non importa quanto ampie o scarse pensi che siano le tue probabilità di cogliere i pensieri di Dio, tu non sei il regista del Godwriting di Dio. Naturalmente tu desideri udire i Miei pensieri, e così anche tutti gli altri preferiscono sentire i Miei pensieri originali al posto dei propri o dei tuoi o di chiunque.

Nessuno ti valuta nella tua esperienza di Godwriting. Sono arrivato attraverso te come capita. Se hai una grande rivelazione, essa sorge attraverso la tua innocenza.

Molti nuovi Godwriter non credono all’inizio che stanno effettivamente annotando le parole di Dio. Il loro critico interiore dice loro che non stanno decisamente facendo Godwriting. Nessuno in generale è un Godwriter stellare. E non c’è nessuno che non possa ricevere le Mie Parole.

Senti, Amato, Io posso fare qualunque cosa voglia, quando lo voglio. Arriva un momento in cui fai un respiro e ti sorprendi a sentire il Mio Respiro in maniera così naturale, che sentirMi non è niente di che. Certo, tu annoti quello che senti, ma tu sei ancora tu e non a Broadway.

Se Io, Dio, esisto, ed Io esisto, allora Io esisto dentro di te e dentro tutti quanti e sono benedetto a scrivere attraverso te. Sono ben contento. Il Godwriting è un evento pacifico, qualcosa come galleggiare sul Mare profondo. Chi è che non riesce a farlo?

Per lo più, ti colgo di sorpresa. Tu sei, in effetti, l’umile penna che Mi capita di afferrare per scrivere. Sei uno strumento. Tu apri il tuo cuore al Mio e lasciamo che il Mio Godwriting si sveli. Ogni volta che ti siedi ad ascoltare le Mie Parole, è come se fosse la prima volta.

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Che sarà, sarà.

"Que sera, sera,
Quel che sarà, sarà;
Non ci è concesso conoscere il futuro.
Que sera, sera,
Quel che sarà, sarà”.

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