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Heavenletter #6034 Perdona coloro che ancora non ti hanno perdonato

Heavenletter #6034 Perdona coloro che ancora non ti hanno perdonato

Dio disse:

La Vita ha una sua Santità. Considerate Sacra la Vita. Che cosa potrebbe essere la Vita, questa Miriade di Vita, se non Sacra?

Sacro sia il Mio Nome, e Sacro sia il vostro.

Vi dirò francamente che non c’è alcun bisogno del profano. Le persone possono arrabbiarsi e considerare la Vita non sacra e se stesse empie, e giustificare se stesse nel pensarlo.

Le persone possono dire: “Qualcuno ha detto questo o quello. Qualcuno mi ha dato un’occhiata poco lusinghiera. Qualcuno mi ha disprezzato. Qualcuno non pensa bene di me. Qualcuno non può trattarmi in quel modo e farla franca”.

Come l’orgoglio alza la testa arrogante e si sbarazza della semplice civiltà.

Questa non è la Vita che Io avevo in mente per voi. Questo è un modo di vedere e un’emozione scadente. Tale orgoglio vacuo non è vantaggioso. Credevate che lo fosse? L’orgoglio per la bontà ha un suo merito. L’orgoglio nel fare ciò che è giusto, va bene. Qualche volta fareste bene a ripensare in termini di cosa è bene per il mondo e cosa no. Luce Splendente è una cosa molto buona. Covare astio e dolore, vi degrada.

L’arroganza non fa splendere la Luce. L’arroganza diminuisce la Luce. L’Arroganza spegne la Luce, calpestandola.

Io ho detto: “Lasciate che la vostra Luce splenda davanti agli uomini. Voi fate parte dell’umanità”.

Io ho detto: “Perdonate coloro che non vi hanno perdonato”.

Carissimi, quando, dentro di voi, siete davvero felici per la Vita e contenti di voi stessi, non nutrirete alcun rancore. Non ci penserete nemmeno. È sempre lontano dalla Verità accusare chiunque per la vostra angoscia.

Essere oppressi o meno, è una vostra scelta. Non siete impotenti né siete sfortunati. Assumete la responsabilità dei vostri pensieri e delle vostre azioni. Non siete destinati ad essere sconsiderati più di quanto siate destinati ad essere insensibili.

Se il vostro cuore si è contratto, estendete il vostro cuore ora. Non chiudete il vostro cuore, come se questa fosse una cosa giustificata da fare. Aprite le corde del vostro cuore. Tendetele come un elastico. Non dovete più permettere che il vostro cuore diventi trascurato. Il vostro cuore deve aprirsi fino a fare spazio per tutti. Sta a voi espandere il vostro cuore, come pure i cuori degli altri.

Quanti altri cuori avete fatto espandere oggi? Sulle vite di chi avete sparso gioia? Quali canzoni avete cantato dai tetti? Come avete trattato i poveri di spirito oggi? Quale Luce avete emanato e su chi?

Non indugiate più nella Vita, aspettando un giorno più conveniente. Non pensate nemmeno più all’inconveniente. Pensate alla bontà e alla misericordia come qualcosa che restituite all’Universo come un modo di dire grazie. La Grazia non è da spruzzare qua e là. Voi dovete dare. Dare significa dare generosamente.

Voi non siete un povero che deve dare con parsimonia.

Aprite gli occhi alla Bellezza dentro di voi e moltiplicatela senza smettere mai. Non chiudete mai il pugno. Aprite le mani e lasciate che la Grandezza scorra da voi nel modo in cui le onde sciabordano l’acqua.

Smettete di trattenere il vostro Amore. Non aspettate nemmeno un giorno di più prima di riversare il vostro Amore. Siete qui per riversare Amore. Spendete il vostro Amore. Diffondete il vostro Amore. È così che tenete il vostro Amore vivo e vegeto. Certamente non stando seduti sul vostro Amore. Come potreste mai trarre vantaggio dal lesinare il vostro Amore?

Qual è la Mia Volontà per voi se non quella che invitiate tutti i cuori e tutte le anime nel vostro cuore e nella vostra anima? Lo capite adesso?

Abbiate l’impulso di diffondere il Mio Amore ovunque andiate. Da quale altro posto proviene il vostro Amore, dopotutto? Potete persino mandare Amore avanti e indietro in altre terre e altri tempi. Siate beneauguranti ovunque vi capiti di trovarvi. Dove siete, è dove c’è bisogno di voi, non da qualche altra parte. Esattamente lì dove siete in questo momento, è dove voi, il meglio di voi, deve stabilirsi. Proprio qui ed ora.

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