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Heavenletter #6000 Le parole di una canzone

Heavenletter #6000 Le parole di una canzone

Dio disse:

A che cosa è dovuto il vostro sconcerto in un qualsiasi dato momento? Qualunque cosa sia, vi sbagliate. In pratica, quello a cui avete attaccato il vostro sconcerto, non è altro che una gruccia in attesa che vi appendiate il vostro cappotto. La gruccia può avere il vostro cappotto appeso su esso, ma la gruccia non è la fonte del vostro cappotto. Il vostro cappotto proviene da qualche altra parte. Anche il vostro sconcerto proviene da qualche altra parte.

Capite quello che vi sto dicendo? Avete appeso il vostro cappello sul ramo di un albero, ma l’albero non ha creato il vostro cappello.

Chi è che crea la tua realtà – o l’interpreta, la costruisce, la stabilisce, la trasmette? Nessun altro tranne TE, Mio caro.

Lo sconcerto giurato, a cui vi abbandonate, è causato da qualcosa di più profondo di quello che scegliete come causa. Ecco il punto cruciale:

Non c’è bisogno che conosciate la causa. Arrovellarvi la mente per trovare la causa, non è una cura. In ultima analisi, la causa è dovuta a qualcosa nel vostro profondo intimo, forse ancora più in profondità di quanto possiate mai capire.

Qualcuno potrebbe dire che la causa presunta provenga da una vita passata. Altri potrebbero dire che proviene da questa vita attuale, da quando eravate bambini indifesi. Può darsi che l’evento scatenante sia stato dimenticato. In ogni caso, la causa è qualcosa a cui vi siete agganciati. Lasciatela andare.

Fondamentalmente, la causa deve essere in qualcosa che è attribuibile a voi. È qualcosa che avete accettato per una ragione o un’altra, oppure per caso. Per quanto difficile e duro possa essere stato l’evento scatenante, per quanto dovreste aver chiuso con esso, potreste ugualmente continuare ancora a sorvegliarlo tenendolo stretto al vostro fianco. Sappiate quando dire che quando basta, basta! Non siete un bambino indifeso adesso.

Che il presente sia attribuibile ad una cicatrice profonda o meno, non dovete rimanere fedeli al passato. Come posso dire questo, Miei cari? Può darsi benissimo che vi sia stato fatto un torto quando eravate un bambino innocente. Anche se è così, la vostra accettazione totale di un’idea, è la causa. Ciò a cui vi siete aggrappati una volta, non deve più essere il vostro ‘tema caldo’. Ha avuto il suo momento. Ha avuto il suo periodo di potere. La vecchia scusa, qualunque sia stata, è consumata fino all’osso adesso. È ora di buttarla fuori.

Avete sentito dire in molti modi che dovete rimuovere i vecchi oggetti che occupano lo spazio nella vostra casa. Lo stesso vale nell’etere dei vostri pensieri.

Com’erano le parole di una canzone?

Allora era allora
Ed ora è ora
Indietro non guardare
Indietro non si può andare
Dolce era dolce
Ma non così amaro ora
Allora era allora
Ed ora è ora
Tu perdoni
E anch’io lo farò
Dimentichiamoci
I tempi infelici vissuti
Ne usciremo nuovi,
Splendenti e radiosi
Allora era allora
Ed ora è ora
Adesso possiamo vincere
Non importa cosa sia stato
Ora ricominciamo
Perché allora era allora
Ed ora è ora.

Vi siete aggrappati al passato. Non ci siete mai passati sopra. Ve lo siete presi come un vostro fardello.

In un certo modo, questo passato che vi ha ostacolati, vi è sembrato il vostro sistema di sicurezza. Non vi ha mai traditi. È sempre stato stabile nella vostra vita. Il passato può avervi causato dolore, ma non vi ha mai traditi. Anche VOI non l’avete mai tradito. Adesso è ora di liberarvene. Ci state?

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