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Heavenletter #474 Il tuo Sé più grande

Heavenletter #474 Il tuo Sé più grande

Dio dice:

Qualche volta senti che il tuo cuore duole. Qualcosa non quadra e ne senti la penalità. Sei andato contro il tuo buonsenso o hai ignorato il tuo buonsenso del tutto. Ti sei venduto per qualcosa. Può darsi che tu abbia venduto la verità per l’ignoranza. Potrebbe darsi che tu abbia comprato negazione.

È come indossare delle scarpe troppo strette. Non senti la stretta solo in un dito. Il dolore non è isolato. Lo sente l’intero piede. Il corpo intero gli fa eco.

E quando pizzichi la tua anima, lo senti dappertutto.

A volte è difficile sapere se è la tua anima o il tuo ego che duole. Qualche volta è difficile distinguere.

Ora ti dirò che la tua anima non può dolere, ma la tua consapevolezza del fatto che hai sminuito la tua anima può segnalare che c’è qualcosa che non va. Allora hai una fugace visione di cuore di ciò che hai trascurato e non senti la gioia dell’anima ma il tuo dolore per aver aggirato l’anima e la sua gioia.

Non hai affrontato qualcosa nella maniera giusta. Ti senti come potresti sentirti se avessi preso un regalo per tutti i tuoi figli, tranne uno. Per qualche motivo non te ne sei accorto finché non è arrivato il momento.

Tutto questo è un altro modo per dire di dedicare attenzione a tutto di te stesso. L’anima non può dolere, ma può desiderare fortemente. Può desiderare che ti metta in pari con essa. Può bramare che tu la senta e la lasci cantare.

Quel che conta, non è l’immagine che il mondo ha di te. Quel che conta, è la tua immagine di te stesso. La tua anima vuole essere vista. Vuole che tu la veda e che le renda omaggio un po’.

Quando sfiori la superficie della vita, ed è tutto lì, stai trascurando il desiderio profondo della tua anima. E sentirai una spintarella qua e là.

Il tuo cuore è un canale per la tua anima.

Quando rinneghi te stesso, il tuo cuore te lo dice. Ti implora di fare attenzione a te stesso.

Quando qualcosa nel mondo esterno ti irrita, esso ha trovato il suo compagno in te. La provocazione del mondo esterno serve a ricordarti quello che dentro di te ha bisogno di attenzione. È una sorta di agopuntura. Quali sono i tuoi punti dolenti? Presta un po’ di fede ad essi. Leniscili un po’ o parecchio.

Quando senti dentro di te qualcosa di inappagato, c’è dentro di te qualcosa che è inappagato. E non si tratta di un desiderio esteriore, anche se potresti pensare che lo sia. Puoi soddisfare tutti i desideri esteriori che vuoi e, malgrado tutto, sentirti profondamente inappagato.

C’è qualcosa dentro di te che ha bisogno di un’autorizzazione da parte tua. Qualcosa dentro di te domanda a gran voce di essere sentito. E tu sei l’unico che possa sentirlo. Nessuno può dirtelo. Nessuno può lustrarlo per te. Sarà placato soltanto da te. Sei l’unico che possa soddisfarlo. Sei l’unico Umano che possa sapere quello che ti sta dicendo.

Un modo per incominciare a sentire il desiderio della tua anima, è ascoltare di meno tutte le grida del mondo che ti chiamano a sé. Il mondo è un posto grande, ma l’anima dentro di te è più grande. Non più rumorosa, ma più grande. Molto più durevole. Molto più fedele. Più veritiera. Più innocente. Essa non cerca di portarti via dal mondo. Il suo unico movente è quello di farti avvicinare a te stesso e, pertanto, a tutti gli altri ed a un servizio più grande a Me Che sono, dopotutto, il tuo Sé più grande.

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