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Heavenletter #309 Libera le balene

Heavenletter #309 Libera le balene

Dio dice:

Tu sei il Mio risultato e sei anche il risultato dei tuoi antenati. E parte del tuo scopo è liberarti da essi. Amali, sii grato a loro, ma allontanati da loro, perché spesso quello che hai ereditato sono i limiti. Un Mio figlio non è limitato ma illimitato, e così devi saltare fuori dai confini dell’eredità locale.

Tu appartieni ad un universo più ampio del tuo lignaggio. Quello è fisico ed è momentaneo. Ritorna al tuo principio, prima che fossi delineato nella materia, ed inizierai a conoscere la tua sconfinatezza.

Qualunque limite tu abbia stabilito per te stesso o permesso agli altri di stabilire per te, ti impedisce di avanzare. Ricordati, tu sei un’idea nella tua testa, e la tua idea di te deve essere espansa.

Devi essere più dell’essere Umano supino o prono o eretto in cui operi.

Devi liberarti dai confini di te stesso. I confini sono delle tue idee.

Tu pensi di trovarti in un piccolo recinto, ma sei in un pascolo molto più grande di quello che i recinti di legno intorno a te vorrebbero farti credere. Espandi i tuoi pensieri, e i recinti scompariranno davanti ai tuoi occhi, e vedrai te stesso camminare su un orizzonte diverso, uno che è molto meglio. Datti una mossa. Sorgi. Pronosticati nell’universo che Io ho fatto. Tu appartieni dove Io sono, non dove il tuo corpo si trova casualmente ad essere.

Il caso di te non è l’estensione di te. Non è affatto te. Tu sei oltre le delineazioni del tuo mondo attuale.

Hai fatto grande qualcosa che non è affatto grande. Ti sei precipitato qua e là e hai fatto degli esami, come se quello fosse la tua vita. Ti sei dato da fare a scuola e hai pensato che la tua vita dipendesse da certi voti dati su certi fogli, come se fossi una macchina fotocopiatrice che doveva essere alimentata.

In realtà, tu sei un continente di te stesso che va a ruota libera. Sei mobile, non immobile, da mettere su uno scaffale da qualche parte fino a quando non sarai tirato fuori. Tu sei il tuo proprio motore. Sei nato per muoverti, per muoverti su e fuori e oltre.

Nessun muro ti limita. Nessun altro ti limita. Soltanto tu limiti te stesso. Ti accontenti di meno. Accetti meno di quanto Io vorrei che tu avessi.

Procedi con indipendenza.

Salpa per una riva lontana.

Vedi dove ti porta la corrente e vai oltre la corrente dell’uomo.

Puoi andare soltanto fin dove vedi.

In quel caso, vedi più in là.

Vedi fino in fondo.

Vedi fino in fondo a Me.

Io sono a portata di mano e ti attiro verso di Me. Ti tiro dentro. Ti tiro su. Non sei un pesce piccolo che Io catturo. Tu sei la più grande tra le prede. Io conosco la tua grandezza. Sei tu che ti divincoli dalla Mia presa. Sei tu che pensi di essere piccolo e che Io sia incommensurabile, ma Noi siamo incommensurabili assieme. Noi siamo indefinibili assieme.

Tu sei una balena saltellante sulle onde dell’oceano. Non sei un ghirigoro sulla superficie. Sei tenuto in alto dalla forza possente dell’Oceano. Il tuo saltellare è sostenuto. Sì, devi uscire dal tuo ordine di idee.

Vedi come il tuo ordine di idee ti separa da te stesso. Ti blocca dentro. Spezza i limiti che hai messo o permesso intorno a te. Sono soltanto delle linee nella tua mente. Sono delle linee tratteggiate. Superale. Le linee non sono il tuo governatore. Il tuo cuore ti governa.

Ma la paura non è naturale al tuo cuore. Quando la paura ti governa, non stai ascoltando il tuo cuore. Ascolta e segui il tuo cuore, e raggiungerai il sole. Ma prima devi puntare ad esso.

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