Heavenletter #310 Verità pura e semplice

Dio dice:

Quando parli a Me, quando parli realmente a Me, il tuo ego se ne va. Questa è una delle cose belle del parlare a Me. Non sei in grado di caricarti di finzione quando appari davanti a Me.

I tuoi sotterfugi se ne vanno, e ci sei tu e ci sono Io, e Noi riformuliamo la tua vita. Riformuliamo il tuo punto di vista della vita.

Nudo sei nato e nudo te ne andrai. Nudo qui non significa senza vestiti. Significa vero, onesto, reale, senza pretese. Tu, senza tutte le guarnizioni che hai messo intorno a te stesso, tu, nel tuo essere.

Tu, disadorno, sei bellissimo. È così sorprendente come cerchi di abbellirti quando, nel frattempo, la realtà di te è così tanto più squisita.

Quando permetti a te stesso di essere come sei, tu non sei di meno. Sei di più. Più copri te stesso, più ti nascondi. Cos’è questa necessità di fare di te stesso qualcosa che non sei, per nascondere la tua verità?

Ma con Me, non puoi fingere. Con Me, devi essere onesto.

Il nodo della questione è che tu non conosci il tuo valore, così nel mondo cerchi di attaccarti ad un valore. Quando ti consideri insignificante, cerchi di aggiungere importanza. Più lo fai, più lontano dalla verità vai. Questo non è utile.

Non ci sono dei buchi in te. Tu sei intero. Sei integrità. Non c’è nulla da riempire.

Tutti gli anni sarebbero spazzati via. I cumuli che hai ammassato su te stesso, scomparirebbero. E ci sarebbe il bel te e il bel Me, e Noi, Uno nella quiete di te.
Non c’è alcun bisogno di agitarsi. Non c’è alcun bisogno di alcuna cosa, perché tutto è contenuto dentro di te. La tua verità è giusta, solo tu condanni te stesso. Condanni te stesso all’oblio ed a rovistare. Tu rovisti in cerca del tuo valore che è già tuo. Ti affanni a cercarlo.

Prendi una pausa da te stesso e troverai la tua verità. Tu porti un mito sulle tue spalle, e questa immagine presunta di te stesso è quella che devi lasciar andare. Non c’è motivo alcuno di presumere. Non hai bisogno di recitare alcun altro ruolo a parte il tuo, e tu non lo reciti. Lo sei.

Tu cerchi la tua identità da tutte le parti tranne che dentro te stesso.

Tu sei a posto proprio ora.

Al di sotto di tutta la tua vernice, sta il tuo bellissimo nucleo. Se sei mogano, va bene. Se sei pino, va bene. Qualunque cosa tu sia, va bene.

Una rosa è felice di essere una rosa. Se è rossa, va bene. Se è color rosa o gialla o bianca, va bene. E così la rosa nobilita se stessa e sta diritto in tutta la sua vera altezza.

Lo stesso vale per una margherita o un dente di leone. Ciascuno si erige orgoglioso così come è stato creato. Conosce il proprio valore e non cerca di assumersi quello di un altro. I fiori non fanno dei confronti. Sono impegnati ad essere ciò che sono. Non si pavoneggiano perché già conoscono la propria magnificenza.

Non c’è alcuna modestia nella Mia creazione.

Ad un qualche punto del cammino, hai preso l’idea di dover essere diverso da quello che sei, ed è lì che va tanta della tua energia ed è qui che ha avuto inizio il tuo ego. Ad un qualche punto del cammino, ti sei appropriato dell’idea che non eri abbastanza buono così come sei e dunque hai provato a diventare qualcosa d’altro. Nel cercare di apparire di più, ti sminuisci.

Quanto sarebbe rilassato il mondo se non ci fossero dei confronti, se una cosa non fosse meglio di un’altra! Quanto ti affatichi a paragonare ed a ridurre o gonfiare o a disegnare dei cerchi intorno a te stesso!

Oggi, solo oggi, sii contento di te stesso come Io ti ho fatto. Non hai bisogno di alcun’altra immagine. Non puoi migliorarti. L’improvvisazione non è verità. Il travestimento non è verità. Una facciata falsa non è meglio della verità. È una facciata falsa. Mantenere un’immagine costa troppa energia, e non serve a nulla in ogni caso.

Io ti ho creato come te per un motivo. C’è bisogno di te sulla Terra, non di una presunzione di te, ma di te. Permetti la verità. Lascia perdere tutti i tuoi sforzi. È uno stress essere diverso da quello che sei. È un sollievo essere la verità di ciò che sei.

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