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HEAVEN #1818 Il vostro cuore e le vostre parole

HEAVEN #1818 Il vostro cuore e le vostre parole

Dio disse:

Quello che dite e quello che sentite devono essere uguali. Non deve esserci una dicotomia tra il vostro cuore e le vostre parole. Soprattutto, non vorrete prendere in giro voi stessi.

Ora, non sto parlando di cortesie e saluti comuni nella vita. Quando qualcuno vi chiede come vi sentite, non dovete recitare una lunga lista di lamentele per essere onesti.

Non sto sostenendo la scortesia. Se un vostro amico vi invita a pranzo e ve lo serve, non è il momento di dire che non vi piacciono le cipolle. Sappiate quant’è importante una singola parola da parte vostra. Dovete conoscere il potere delle vostre parole. Dovete conoscere il potere di quello che dite. Sappiate che a volte bisogna passare sopra le cose, ma non sempre.

Quando discutete faccende di cuore o d’affari, siate irreprensibili. E’ così facile essere onesti. E’ la finzione che è difficile. Non è necessario ingoiare i vostri sentimenti o tenerli nascosti per paura di alienare o di offendere o di non ottenere il risultato che desiderate. Quando non siete stati onesti col vostro cuore, l’avrete smentito. Qualunque guadagno ottenuto con una falsa dichiarazione, è un guadagno illecito.

Non dovete essere quello che pensate che l’altra persona voglia che siate. Dire il falso è uno svantaggio per voi e per l’altro. Chi dà e chi riceve, apprezzano l’onestà entrambi. Significa mettere le vostre carte in tavola. Non mettere le vostre carte in tavola, è un sotterfugio.

Quando le vostre parole non combaciano con la verità del vostro cuore, qualcosa è fuori uso. Non sembra giusto. Dire qualcosa che non è proprio così, disturba l’ambiente.

Se ultimamente non avete provato la semplice onestà, provatela adesso, e vedrete quanto è rilassante. Vi permette di respirare meglio. Allora non ci sarà da aspettarsi che ‘caschi anche l’altra scarpa’. Dall’onestà può arrivare l’accordo. La forza non deriva dall’essere meno che onesti.

E’ disonesto non parlare francamente. Non dire nulla, non è una cura. E’ evitare. E’ procrastinazione. Forse non esiste un momento migliore di adesso per dire ciò che è vero per voi. Nessuno dice che si tratti della verità definitiva. Si tratta semplicemente di come vedete qualcosa adesso, non necessariamente come vorreste vedere, non necessariamente come gli altri vorrebbero che vedeste, ma come vedete.

Quando qualcuno vi rivolge una domanda, piuttosto di immaginare che cosa stia chiedendo, rispondete alla domanda che fa. Questo può sembrarvi una piccola cosa. Se le cose stanno così, allora rispondere onestamente è una piccola cosa per voi.

Non spacciate la vita per un’altra cosa. Quando lo fate, è come usare una voce finta, facendola più alta o più bassa di quel che è. Il timbro della vostra voce va benissimo. Usatela. Usate un linguaggio onesto.

Non si tratta di sgridare la gente, no, affatto. Potete essere onesti senza questo. Potete essere chiari. Non è necessario essere scortesi per essere chiari. E’ una scortesia tenere qualcuno all’oscuro.

Dire quello che è vero per voi, è come schiumare una zuppa. E’ semplicemente come togliere il grasso.

Se volete semplificare la vostra vita, questo è il modo per farlo.

Soprattutto, siate onesti con voi stessi.

Quando pulite il frigorifero, voi siete onesti con voi stessi. C’è del cibo che avete tenuto, ma che non avete usato. Inutile far finta ancora che un giorno lo userete. Ora lo buttate via. Che bella sensazione che vi dà. Ecco come ci si sente ad essere onesti, come quando si fa pulizia nel frigo.

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Traduzione di Paula Launonen