Heavenletter #6493 La Grazia dell’Amore

Dio disse:

Amato, un giorno la vita sarà più semplice quando, facendo Godwriting, parlerai più dalla profondità e dall’altezza del linguaggio, senza la necessità della pietra di paragone del linguaggio superficiale. Il linguaggio, così com’è conosciuto sulla Terra, è fatto di molte gradazioni. Facciamo in modo di avere un linguaggio semplice, senza confusione, più profondo del modo in cui il mondo butta lì i discorsi.

Il linguaggio nel mondo è come cercare di descrivere un colore. Un colore è questa tonalità senza così tante di queste sfumature e quella smorzatura. C’è un nome per questo colore, ma possono servire molte prove prima che tu riesca a individuare il nome del colore. Non esiste un Dizionario Divino dove una parola sia esattamente ciò che intende dire. Come posso persino Io, Dio, descrivere quanto appaiono belli i tuoi occhi a Me?

Con le parole, noi siamo come degli scultori. Le nostre dita possono raccontare al tocco, ma i confronti abbondano. Quanto alto è alto? Quanto morbido è morbido? Quanto in alto può arrampicarsi l’edera? Che cosa si intende con grandissimo? Quanto è alto il cielo? Che cosa significa questo e quello? In un negozio di vernici può esserci un numero che rappresenta un colore e una tonalità esatti, ma un numero non equivale ad un nome.

I nomi entrano ed escono dai cuori. I prigionieri possono essere chiamati dei numeri. I nomi e i numeri non sono la stessa cosa. Un numero può essere preciso ma non è paragonabile ad “Amato”.

In un grandissimo giardino c’è ugualmente da togliere le erbacce. Strappare le erbacce richiede precisione. Tu ami il tuo giardino e desideri dargli tutta la bontà che si merita, ma le tue ginocchia ti fanno male a forza di inginocchiarti. C’è della manutenzione. Forse devi spazzare le scale.

La natura stessa rimuove le foglie dagli alberi per te. Alla fine, anche la neve si scioglierà generalmente. Nel frattempo forse dovrai spalare o comprimere la neve.

Cos’è questa idea del lavoro? Per un artista, il suo lavoro è gioco. Lo stesso si può dire di un compositore. Cos’è questa linea di demarcazione tra il lavoro e il gioco e il rosso e il rosa? Quanto è essenziale per l’uomo parlare ed esprimere quello per cui non ha parole e che tuttavia va così in profondità.

La vita vuole essere espressa. L’uomo ovunque vuole esprimersi. Come l’uomo deve respirare, così l’uomo deve esprimere qualcosa, non essendo del tutto sicuro cosa stia cercando di esprimere, finché non lo esprime davvero. L’uomo vuole parlare come Io, Dio, parlo:

"Io sono qui. AscoltaMi."

Tutti vogliono esprimersi ed essere ascoltati.

Qual è l’espressione d’amore da un bambino piccolo quando raccoglie un dente di leone da dare alla madre? Il bambino non comprende quello che sta esprimendo. Sa semplicemente che sta a lui esprimerlo. Che cosa esprime il tenersi per mano? Tenersi per mano è un gesto talmente semplice, eppure un gesto che va oltre le parole e dice più sull’Unità di tante parole.

Un bambino, riferendosi all’amore, spalanca le braccia e chiede: “Quanto tanto ti amo?” e risponde: “Coosìì tanto".

Sì, persino strappare le erbacce nel Giardino dell’Eden esprime più di quanto tu possa dire. Tutta la vita desidera essere espressa ed esaltata davanti a Me ed a tutti. È come se dovessi alzarti in piedi e gridare. Che cosa sono le acclamazioni dopotutto? Devi essere sentito, e così ci sono la scrittura e il canto e i versi e il rispetto per la vita senza fine.

Va benissimo. Fai pure, inspira la Grazia dell’Amore.

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