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Heavenletter #422 Il ritmo dei cuori

Heavenletter #422 Il ritmo dei cuori

Dio dice:

Stai incominciando a capire i grandi benefici del lasciar andare. È il controllo che tu lasci andare. È il bisogno di controllare che lasci andare. Tutto il tuo controllo trattiene. Tutto il tuo abbandono del controllo permette alle cose di avanzare.

Ma il controllo è più di una manifestazione esteriore. Abbandonare il controllo è più che tenere semplicemente la bocca chiusa. Lasciar andare il controllo, è più che digrignare i denti e morderti la lingua.

Abbandonare il controllo è arrivare ad un punto in cui ti rilassi semplicemente e lasci che l’evoluzione accada per conto suo. È sorprendente come il mondo andrà avanti senza la tua interferenza. Del bene accadrà senza che tu insista per esso. I pacchetti nella vita saranno incartati e legati e spediti senza la tua preoccupazione per essi. La significatività è un proprio messaggio. E tu devi lasciare che la significatività sia e appartenga a coloro in cui cuori essa entra.

Quando cerchi di controllare gli altri, interrompi il loro contatto con il Divino. Il controllo fa sì che perdano il loro posto. Interrompi il loro dare.

Le persone devono dare come sanno dare. E tu devi dare agli altri la loro libertà di dare, e così abbandoni il tentativo di controllare come vedono e fanno le cose.

Ognuno ha un proprio contratto con Me. Ha la propria espressione. Non può esprimere la tua. Può esprimere solo la sua e la Mia.

I cuori e le idee non possono essere prodotti in massa. Non vuoi uscire da una catena di montaggio; né lo vuole alcun altro.

Tutti vogliono creare come sono destinati a creare. Quando qualcuno deve fare qualcosa a modo tuo, non gli hai dato la libertà di creare. Seguire non equivale a creare.

Il controllo è un tipo di forzatura. La forzatura può essere sottile o persuasiva, o può essere evidente. In ogni caso, il controllare non è un favore che fai a te stesso o a chiunque.

Non controllare te stesso. Non sai tutto quello che puoi fare. Liberati dalle catene del controllo che hai imposto a te stesso. Il controllo non è andare avanti. È trattenere. È un freno, non una marcia in avanti.

Il controllo è molto cosciente di sé. È un’imposizione sulla vita. Il controllo è fatto di movimenti a scatti. Il controllo non permette di fluire.

E la vita deve fluire. Deve espandersi e non contrarsi. È destinata a fluire.

Non porre un freno alla vita. Togli il freno.

Una sorgente sgorga da sé. Trova la propria direzione. Se metti la tua mano sopra essa, impedisci il suo sgorgare naturale. La blocchi.

Non bloccare il cuore di un altro. Non bloccare il tuo. Non bloccare l’espressione di un altro, perché sta cercando di esprimere Me. Egli non può esprimerMi a te. Abbi la tua propria espressione. Lascia che lui abbia la sua. Non preoccuparti tanto di quello che fanno gli altri e del modo in cui lo fanno. Il controllo non esprime. Sopprime.

C’è qualcosa di molto più importante di una conclusione o un risultato particolare che hai in mente. C’è il pulsare dei cuori. Non puoi stabilire il ritmo per gli altri cuori. Puoi ispirare i cuori di altri, ma non puoi condurli come un’orchestra.

Lascia che il tuo cuore sia una bacchetta che agiti nell’aria, e lascia che i cuori degli altri atterrino dove vogliono. Puoi indicare soltanto il tuo cuore. Non sta a te dirigere il traffico di altri cuori.

Il controllo è spesso solo nel proprio interesse. Vuole vedere se stesso. Vuole crepitare. Ma fa che la tua vita sia soltanto nel Mio interesse e libererai altri a Me. Lascia che sia Io a guidarli. Sii innocente tu.

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