Heavenletter #336 Quello che Dio tesse
Heavenletter #336 Quello che Dio tesse
Dio dice:
Io sono il vero Tessitore ed Io tesso dei cuori. Intreccio il tuo con il Mio. Ciò è inevitabile, perché Io unisco quello che non può mai essere diversamente, eccetto che nel tuo pensiero. Così Io non tesso in realtà. Indico a te la tessitura esistente e, finalmente, tu noti.
Io sono il tuo Amante Che ti insegue, e tu scappi via. Non sai ancora Chi Io sono. Pensi forse che Io sia uno sconosciuto che non ha buone intenzioni, quando il bene è tutto quello che Io sono e tutto quello che anche tu sei. Non possiamo essere niente altro.
La tua paura maschera la tua bontà e maschera Me alla tua vista.
Se avessi mantenuto la tua conoscenza di Me, non conosceresti la paura. Ma hai distolto lo sguardo e la paura si è avvicinata, prendendo all’apparenza il Mio posto. Ma nulla prende il Mio posto. Io sono implacabile e insostituibile e, da qualche parte dentro di te, tu lo sai.
La verità è che Mi conosci come le tue tasche. Solo che ancora non hai totalmente o consciamente fatto il collegamento. Puoi sospettare che Io sia là fuori da qualche parte nel lontano aldilà, ma non osi pensare che Io sia proprio qui con te e dentro di te. Ti piace pensare a Me più come uno spettro che come una Realtà.
Hai paura che Io sia una favola, ma la favola è quella in cui vivi senza di Me. Le favole hanno la paura in esse. Hanno degli orchi. Gli orchi non esistono tranne quando Io sono lasciato fuori. Gli orchi sono le vostre paure a cui è data una forma.
Tutti afferrano il concetto di Cielo. Non c’è uno di voi sulla terra a cui manchi la comprensione di quello che è il Cielo. È chiaramente compreso, e ne avete avuto delle fugaci visioni. Avete avuto più che delle fugaci visioni. Ne avete fatto esperienza. Ci siete stati. È dove Io sono. Ed è anche dove voi siete.
Tu non hai guardato. Non hai guardato per conto tuo. Hai distolto lo sguardo. Hai guardato altrove. Il fatto che ti focalizzi su un’altra direzione, non significa che quello che non stai guardando non ci sia. La permanenza obiettiva esiste.
Hai bisogno di una visione più ampia. Devi guardare.
Oggi sii un detective che cerca dei segni di Dio e del Cielo. Stai in guardia.
Io ti sto cercando. E quando guardi, i Nostri sguardi si incroceranno, e ci sarà un riconoscimento istantaneo.
E quando badi a sentire la Mia mano sulla tua spalla, la sentirai.
E quando Mi guardi negli occhi, tutto il passato si scioglierà e tu sarai la fenice che sorge dalle ceneri. Solo che non ci sono delle ceneri. Il Nostro amore che arde, non si brucia e non lascia delle ceneri. Il Nostro amore arde sempre senza residui. Il Nostro amore fiammeggia sempre più intenso finché tu non vedrai che non esiste altro che il Nostro amore ovunque nell’universo.
La fiamma del Nostro amore è la luce del mondo. Figurativamente e letteralmente. Non ci sarebbe il Sole senza amore. Non ci sarebbe il mondo senza amore. Se non ci fosse amore, non ti saresti manifestato. Non esiste altro che amore, Mio e tuo, così fuso che c’è soltanto il Mio dappertutto, solo che tu sei stato accecato.
C’è amore nei tuoi occhi che vedono. Lascia che la luce dell’amore splenda lì. Guarda l’amore con amore. Cerca degli indizi del Cielo oggi. Gli indizi sono dappertutto. In piena vista, se solo guarderai.
E Io penso che tu guarderai. E quello che cerchi, lo noterai, e così penserai di averlo trovato, ma hai solo notato, immagina un po’, il Mio amore in tutti i posti.
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