Heavenletter #276 La libertà e il Cristo
Heavenletter #276 La libertà e il Cristo
Dio dice:
Tutti voi dite che volete la libertà, eppure continuate ad attaccarvi a ciò che c’è intorno a voi.
Per essere liberi, dovete abbandonare i vostri attaccamenti. Non dovete dare via tutti i vostri possedimenti terreni, ma dovete sganciare la presa che hanno su di voi.
Liberi significa non essere legati.
Perché non siate legati, voi lasciate andare tutto quello a cui siete stati legati. Ovviamente non siete stati legati realmente. Avete pensato di esserlo, e questo è stato sufficiente per tenervi legati. Il legame è mentale.
Persino circondati dalle mura di una prigione, voi siete liberi.
Persino in prigione, potete lasciar andare gli attaccamenti.
Forse il vostro attaccamento riguarda il modo in cui dovrebbero stare le cose. L’attaccamento è al passato o al futuro, perché voi vivete di essi piuttosto che nel presente.
Voi continuate a combattere per quello a cui siete attaccati. Continuate a combattere per tenerlo. Combattete persino per la libertà, ma non è possibile combattere per la libertà. Il combattimento è contrario alla libertà. Combattere vi tiene legati.
Soltanto la libertà vi libera.
La libertà è apertura. Nulla nelle vostre tasche. Le mani col palmo in alto.
I vostri occhi aperti a tutto quello che c’è nella loro vista.
La libertà passeggia attraverso la vita.
La non-libertà è lotta. La non-libertà combatte.
Voi che lottate con la vita, non vi siete ancora liberati.
Non aspettate che un altro vi liberi dai vostri pensieri legati. Non aspettate nemmeno che un Dio nel cielo vi liberi.
Vi ho liberati tanto tempo fa. Voi dovete ancora accettarlo.
Non credere nella libertà è credere nell’infrazione.
Non potete possedere la libertà senza permettere la stessa agli altri. Questo è il nodo della vostra questione. È il vostro dilemma.
Può darsi che abbiate paura di lasciar andare, perché allora qualcun altro avrebbe quello che avete lasciato andare. Come un cane con un osso, potreste essere stanchi di rosicchiarlo, ma è il vostro osso, dopotutto, e se lo lasciate andare, un altro lo raccoglierà e se ne scapperà con esso, ed esso non sarà più vostro.
La limitatezza è una visione limitata. È una visione scarsa.
Aprite il vostro cuore e inizierete a conoscere la libertà.
Avete la libertà di abbracciare tutto quello che la vita vi dà. La libertà non sceglie e seleziona. Quella è libertà limitata, e la libertà limitata non è libertà.
Finché pensate che la vostra vita debba andare in un certo modo, avete abbandonato la libertà.
La libertà per voi inizia con un modo di pensare nuovo.
Finché vi aspettate qualcosa, non siete liberi, perché siete legati alle vostre aspettative.
Avete l’idea che quando diventate illuminati, tutta la vita sarà esattamente come pensate che dovrebbe essere. Tutto andrà come voi volete. Comanderete la vostra vita. Questa è la vostra aspettativa, che tutto sarà dorato. Sarete stati bravi e buoni e diventati illuminati e, pertanto, otterrete tutto quello che volete. La vita sarà spianata e il vostro desiderio sarà il comando della vita.
Dove l’avete presa quest’idea?
La vita non è disposta per voi come un insieme di abiti da indossare al mattino.
Non giudicate la vostra vita in base a quello che succede in essa più di quanto giudichiate voi stessi in base a quello che indossate. O lo fate?
Voi siete qui per dare alla vita. È vostra, davanti a voi. C’è un sentiero davanti a voi e camminate un passo alla volta. La vita può essere tracciata davanti a voi, ma non potete deliberatamente tracciarla pezzo per pezzo. Voi seguite la vita. La vita non deve seguire voi. Qualunque cosa accada nella vostra vita, voi non siete di meno e non siete di più. La libertà sta nel vostro essere liberi ben al di là di quello che sta intorno a voi.
Il Cristo non fu compreso, ma aveva grande comprensione. Il Cristo fu imprigionato. Ma quali mura, quali chiodi, potevano imprigionarlo? Il suo corpo fu crocifisso, ma che cosa poteva crocifiggerlo? Il suo corpo fu infamato, ma che cosa poteva infamarlo? Egli fu rinnegato, ma che cosa poteva egli mai rinnegare? La sua vita fisica fu portata via, ma lui no. Egli non è morto per darvi una vita eterna. Il suo corpo morì facendovi sapere che la vita è eterna. La sua morte vi ha detto ciò che era già vero. Egli vedeva ciò che voi non vedevate e non abbassava mai lo sguardo dalla verità. Egli non vi ha dato vita eterna. Ve ne ha dato la conoscenza. E quello era un grande dono che egli fece.
Egli non considerava sua la sua vita. Vedeva che era Mia, in prestito a lui sulla Terra per un breve periodo. Non era attaccato alla sua vita. Era attaccato a seguire Me, ma non a quello che Io potevo dargli. Mi aveva sempre nel suo sguardo e ponderava le profondità, e vedeva se stesso in Me.
Quali limiti non spezzava il Cristo? Egli non ne vedeva, pertanto, era libero. Egli vedeva vastità attraverso i Miei occhi, ed è quello che state imparando a fare anche voi. Sì, voi.
In qualunque confusione vi troviate, state imparando la Mia visione e i Miei pensieri, e Io sono rallegrato.
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