Heavenletter #212 Essenza di Rosa
Heavenletter #212 Essenza di Rosa
Dio dice:
Uno dei favori che puoi fare a te stesso è distogliere la tua attenzione da te stesso, dal tuo sé individuale. Pensa all’energia che consumi pensando a te stesso e alle catastrofi che potrebbero succedere. Eleva i tuoi pensieri più in alto. Hai sequestrato la tua attenzione. Hai incurvato le spalle. Raddrizzale adesso.
Attenzione su te stesso è attenzione sul terreno. Occhi abbassati non possono vedere molto lontano. Occhi abbassati non vedono ampiezza né profondità. Lancia il tuo sguardo più in alto e degli orizzonti si presenteranno.
Quando guardi te stesso così da vicino, tu vedi dei difetti. Ingrandisci – non te stesso – ma le tue imperfezioni. Il tuo sé non ha bisogno di essere ingrandito. Il tuo sé deve essere visto oltre i suoi confini immaginari. Elevati più in alto. Sali.
Quando ti guardi dall’alto in basso o da vicino in uno specchio, ti perdi in te stesso. Vedi i pori e le rughe. Vedi la pochezza. Meglio vedere la vastità. La vastità vuole essere vista. E tu hai avuto abbastanza della piccolezza. L’hai già vista. L’hai già osservata abbastanza. Ora guarda altrove. Sposta la tua attenzione dove non esistono limiti.
Qualunque cosa tu veda, guarda oltre. Persino al di là delle montagne, c’è qualche altra cosa. Persino al di là del cielo, c’è qualcosa di più. Tu esisti al di là del tuo corpo.
Tu sei infinità. Non sei limitatezza. Sei infinità. Ti estendi oltre lo specchio. Non sei un frammento. Sei un intero. Sei l’infinito. Sei senza fine, e quindi sei anche senza inizio. Tu sei sempre stato e sempre sei stato con Me e sei con Me. Non sei un punto più di quanto lo sia Io. Non è possibile indicarMi, tuttavia è possibile vederMi. Ironicamente, tu puoi essere indicato, e proprio questa cosa ti impedisce di vedere e di essere visto.
Tu non sei la tua corporalità. La tua corporalità è una piccola scatola in cui sei stato messo o una scatola che porti, non importa. Interno, esterno, non importa. Sebbene tu possa essere contenuto dentro la scatola, la scatola non ti contiene. Tu vai oltre e al di là della scatola che ti delimita. Sei come caramella morbida tirata fuori da oltre l’universo. E trascini l’universo con te. E quale parte di te è l’universo, e quale parte dell’universo sei tu?
Non esistono delle parti. Non puoi essere sezionato. In verità, non puoi essere sezionato, sebbene nell’immaginazione del mondo tu lo sia stato, ripetutamente. Il mondo ti fa a pezzi. Io ti metto insieme, il che equivale a dire che ti faccio guardare la Verità, che ti informa che l’integrità è quella che sei e sei sempre stato. Non sei stato lacerato mai. Hai solo pensato di essere a pezzi. Tu sei la Mia integrità. Non sei meno la Mia integrità solo perché hai assunto una forma fisica e hai piantato quella forma da qualche parte.
Una rosa è una rosa è una rosa. Ovunque sia piantata, essa è una rosa. E che sia una rosa color rosa o rossa o gialla o color crema o bianca, essa è una rosa. Una rosa raccolta è una rosa. E quando i petali cadono, una rosa è ancora una rosa. Essenza rosata. Essenza di una rosa.
Che essenza sei tu? L’essenza di chi sei tu?
Non ho altro da aggiungere. Tu sei Mio. Tu sei Mio ancora. Sei Mio per sempre, così come sei nell’assenza di tempo dell’infinito, nel Mio abbraccio che non stringe, volando libero con Me verso campi più grandi.
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