HEAVEN #920 Orme

Dio disse:

Quando un aspetto della vita ti sembra intollerabile, è perché non è quello che stavi cercando. Non hai chiesto questa interferenza nella tua felicità. Non era quello che volevi, e così protesti. Questa tua resistenza ti fa incespicare più di qualunque evento. La situazione che affronti è il tuo stesso irrigidimento.

Hai una certa mentalità e non vuoi che venga disturbata. E così ti tormenti per questo.

Tu sei sempre l’evento. Quello che accade, sei tu. Ovunque ti volti, ti trovi a faccia a faccia con te stesso. Sei l’arbitro della tua vita. Sei l’eroe, o sei il bisbetico.

Spesso, forse sempre, stai imparando qualche altra cosa e non quello che pensavi.

Quando perdi una persona amata, potresti pensare che la tua lezione sia imparare a vivere senza di lei. Forse la tua lezione è che non esiste nessuna perdita, che non c’è nulla di definitivo, che qualunque cosa accada nel mondo, tu sei completo con o senza di esso.

Quando sei deluso, quando incontri ingiustizia, quando devi affrontare queste cose, che cos’è che affronti in realtà? Affronti i tuoi stessi pensieri e presunzioni e tutte le conclusioni che trai.

Tu permetti a tutte le disgrazie che ti accadono di renderti infelice, e l’infelicità si trascina. L’infelicità può durare degli anni. Può diventare come una divisa a cui apparentemente non puoi rinunciare.

Tutto il bene che ti arriva, tuttavia, non ti rende felice o almeno non per molto. Ti ci abitui. Ti abitui all’aumento di salario. Ti abitui alla nuova casa. Ti abitui all’amore. Ora ne vuoi ancor di più oppure vuoi qualche altra cosa.

Un rimedio è non abituarti alle benedizioni concesseti. Invece, dà ad esse il benvenuto ogni giorno, perché anche la stessa benedizione è nuova ogni giorno quando le dai il benvenuto. L’hai già sentito dire questa cosa. Conta le tue benedizioni. L’hai già sentito, ma quando è stata l’ultima volta che l’hai fatto?

Fai proprio ora un elenco di tutte le benedizioni nella tua vita. Ce ne sono molte, non è vero? Scrivile su un foglio e nel tuo cuore. Lascia che le benedizioni siano le tue pietre di paragone.

Tuttavia, le innumerevoli benedizioni non sono la causa della tua felicità. Tu la sei.

Una delle tue benedizioni più grandi è la capacità di donare te stesso. Che cosa significa? Significa emanare un po’ di luce. Significa condividere un frammento di te. Attraverso te, gli altri vedono se stessi. Quindi, accendi il loro sorriso proprio come accenderesti la loro sigaretta.

Che cosa ti separa da quell’altro Essere Umano davanti a te? Soltanto le tue idee. Ma quali che siano le tue idee, tu condividi la tua vita con quest’altro Essere Umano. Provieni dalla stessa famiglia Umana, qualunque sia il tuo cognome. L’umanità è la vostra base, e la sua base è l’amore.

Persino le pietre sono gentili tra di loro. Non si offendono e non offendono.

Quindi, oggi, concedi una benedizione ad un altro, e moltiplica le tue. Ma concedila per la gioia di farlo. Stai consegnando dei simboli di Dio. Questo è un compito piacevole. Distribuisci un po’ di te stesso oggi. Fallo girare.

Tu non sei questo corpo che si trascina sulla terra. Il tuo corpo è la parte minore di te. Esattamente da dove ti trovi adesso, puoi lasciare qualcosa di te stesso. Forse lascerai gentilezza. Forse lascerai speranza di una gioia più grande. Forse lascerai gioia più grande. Qualunque cosa sia, oggi lascia qualcosa di prezioso nella tua scia per tutti coloro che passeranno sul tuo stesso marciapiede. Lascia delle orme per qualcuno da seguire.

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Heavenletters

Traduzione di Paula Launonen