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Domanda personale

Carissimo Dio,

Signore del mio Cuore, Tu dici nelle Heavenletters che io sono tutto, che io sono il centro dell’Universo.

“Che cos’è l’Eternità? Tu la sei. Che cos’è l’Infinito? Tu lo sei. Che cos’è la Vastità? Tu la sei. Che cos’è il tutto? È te. Tu sei Quello. Ovunque guardi, è te. Ovunque non guardi, è ugualmente te. Non esiste nulla nella Creazione che non sia te. ( http://heavenletters.org/eternita-e-infinito.html ) -

La mia domanda allora è: Che ne dici di questa mia piccola identità, questo ego, che cos’è? Come si inserisce nella Grandezza che Tu dici che io sono, e come faccio a liberarmene, per essere il Sé di cui Tu parli? Sono confuso riguardo al perché io, il mio piccolo sé, debba essere qui. Perché Tu non puoi semplicemente ESSERE attraverso me?

Con amorevole gratitudine,
Paula

Dio a Paula:

Amata, amatissima Paula, Angelo del Mio Cuore, Traduttrice delle Mie Parole, Desiderosa di Perfezione.
Sì, tu sei Tutto. Tu sei Me. C’è l’illusione e c’è la Verità.
Io parlo della tua Verità. Dentro, tu sei un grande Maestro.
In superficie, tu sei questa preziosa Paula individuale. Tu, l’individuale, sei un Tesoro del Mio Cuore. Sì, tu, esattamente come sei. Il Mio amore è. Il Mio amore è una costante. Tu sei il Mio Amore.

Proprio come tu hai fatto la tua domanda per conto di tutti, Io parlo a tutti, ad ogni individuo e ogni anima.

Alle condizioni del mondo, Paula esiste. Non voglio liberarmi di Paula. Tu sei la Paula perfetta. Non c’è nessun altro sulla Terra esattamente come te. Unica sei tu. Sei l’unica Paula così come sei, che ora fa la sua domanda e per sempre traduce le Mie Parole, adesso nella tua lingua d’adozione. Ci sarà un momento in cui ti fonderai totalmente con Me. Dalla Mia parte, Noi siamo già fusi. Questo fascio di un corpo è, beh, dirò, secondario. È una manifestazione.

Ebbene, sì, tu non sei il tuo corpo. Vi dimori per un po’, e ci sei attaccata. Naturalmente lo sei. Mentre sei sulla Terra in un corpo umano, tu hai un ego. Tu non sei l’ego. Tu sei Paula individuale, e hai un ego. L’ego contribuisce alla sofferenza. La sofferenza sembra uno stato naturale sulla Terra. Per l’amor del cielo, ce n’è stata più che abbastanza.

Tu non soffri. Il tuo ego soffre.

Mentre tu cresci, l’ego diminuisce. Possiamo dire che tu cresci di più. La tua consapevolezza cresce. Sei meno collegata alla evidenza minore di te. Sei meno interessata al tuo piccolo sé e più interessata al tuo Sé e alla Nostra Unione. Quanto vuoi farMi piacere, cara Paula. Sappi che Mi piaci davvero, cara Paula. Sono ben contento di te. Sono felice di te. Traggo gioia da te. Tu Mi dai gioia.

Sei sulla Terra per ampliare i tuoi orizzonti e per aprire i tuoi occhi a vedere. Perché sei qui? Perché, allora, questa tua apparenza esteriore? Perché ha luogo tutto questo dramma? La domanda ‘perché’ è infinita. Posso rispondere con una domanda. Come possono i Miei amati crescere in consapevolezza se non esistono il grande e il piccolo? Nel mondo, esiste il contrasto.

Allora la tua domanda è: Ma perché dobbiamo crescere verso la consapevolezza di ciò che già siamo? E Io potrei dire: “Ebbene! Questo è il gioco della vita sulla Terra, scoprire la Verità su voi stessi”.

I perché sono infiniti. Tu non capisci ciò che non capisci. E, indovina un po’? Non hai bisogno di capire. Tutto quello che devi fare è essere. Sii, Paula. Sii Paula.

In ogni caso, se tu capissi tutto, non saresti un cercatore. Non ci sarebbero dei cercatori.

Questa vita sulla Terra non è che un attimo. È un batter d’occhio, un fuoco di paglia, un sogno, una storia, una storia raccontata come nessun’altra. La vita è presa seriamente, ma essa non è tanto seria, salvo che tu dici che la è e l’ego dice che la è.
L’attaccamento all’ego può essere diminuito. L’ego è attenzione esageratamente zelante sul suo gretto sé e sui sentimenti istantanei. Così l’ego dà molta importanza a quello che gli altri pensano di te. Attaccata all’ego, sei sopraffatta da ogni sorta di paure. Capisci che non sto parlando solo di te. Questo è universale. L’ego gioca con e vive alle spalle delle tue debolezze, così come l’ego mai soddisfatto le vede.

L’ego è un grande separatore. L’ego divide. L’ego ti fa aggrappare a te stesso come il Centro dell’Universo, così arrossisci, i tuoi sentimenti sono feriti. L’ego l’esacerba. L’ego è occupato con l’autoconservazione. L’ego ha vedute limitate. L’ego è miope, e tu stai allargando la tua visione e arriverai al punto in cui l’ego diventa meno importante e non permetterai all’ego di essere il tuo padrone.

Non è che uccidi il tuo ego. La sua presa su di te si affievolisce. Ora sei meno attaccata all’ego. La tua devozione nel tradurre le Mie parole ogni giorno, è soltanto una prova di questo, e altri hanno le proprie prove. Tu traduci per la Mia gloria e non per la tua.

Con tutto il rispetto per i pavoni, potremmo dire che con l’ego meno dominante, non hai bisogno di indossare delle piume di pavone sgargianti e sentirti bene riguardo a te stessa. Ti diverti di più e richiedi di meno. Tu dai di più, e così l’ego egoista si ritira a fare da spettatore.

Goditi la vita, Paula. Divertiti a benedire il mondo, non per aggiungere merito a te stessa, bensì perché è questo che vedi che c’è da fare davanti a te. Non è che estirpi il tuo ego. Semplicemente non dai al tuo ego tanta briglia sciolta come facevi in passato. Non è esattamente che tu distrugga l’ego. Non ha più il ruolo da protagonista nella tua vita. La vita diventa più facile, perché l’ego non ti fa più reagire nella misura in cui lo faceva in passato. La vita calma il tuo ego. L’ego non è più la stella. L’ego è più un ballerino di fila. L’ego non deve spiccare. La vita non riguarda tanto il soddisfacimento del tuo ego.

L’ego vanaglorioso aumenta la sofferenza. L’ego è difficile da placare, ed ora non cerchi più tanto di ammansirlo. La voce dell’ego diventa un sussurro.

Io sono severo con l’ego, ma tu non devi cercare di estirparlo. Addomesticalo, diciamo. Lascia che l’ego sia ubbidiente verso di te. L’ego è come l’ego fa. L’ego non è il tuo signore e padrone. L’ego prende piuttosto un ruolo di secondo piano rispetto a te. Lascia che lo faccia.

Nel frattempo, vivi la tua vita senza focalizzarti sull’ego. Lascia che la tua energia vada altrove. Vero, l’ego è una peste che richiama la tua attenzione. L’ego promuove se stesso e cammina pavoneggiandosi. Vieni semplicemente più vicino a Me. Io sono il tuo rifugio dalla pestilenza dell’ego. L’ego si ritira quando Io entro.

Avendo detto tutto questo, l’ego non è reale in ogni caso. L’ego non è la tua identità. Non identificarti con esso così tanto. Ora, vieni, identificati con Me. Sei una brava ragazza, Paula.

E Io ti amo, Paula, ti amo anche quando a volte inciampi in te stessa.
Tutto il Mio Amore,
Dio