LA DONNA CHE NON VOLLE PARLARE CON DIO Parte IV

Veronica volge le spalle a Dio

[A questo punto, Veronica non riusciva a parlare direttamente a Dio. Scrisse a Heavenletters dicendo:]

Cara Gloria:

Sono passate due settimane dalla morte del mio Franklin. Ho fatto soltanto il necessario. Sono stata a letto, ho letto tre libri del mistero, ho mangiato cibi consolatori e dolci ed ho parlato al telefono.

DEVO occuparmi delle bollette e dei biglietti di ringraziamento durante questo weekend. Non mi aspetto di sentirmi troppo felice dopo. Ricordo di aver avuto terribili mal di testa dopo aver scritto i biglietti per i miei genitori.

I prossimi mesi saranno pura indulgenza. Non mi ero resa conto di quanto fossi stanca e malconcia. Devo organizzarmi fisicamente, dentisti, dottori, ecc. Ho anche bisogno di tempo per pensare e per elaborare il lutto.

Mi sento ancora alquanto paralizzata, soprattutto spiritualmente.

Spero che Dio abbia qualcosa da dire.

Con affetto,
Veronica

Dio a Veronica:

Mia cara Veronica, Mi stai evitando. Essendo una Mia figlia umana, tu nutri risentimento, rabbia e delusione nei miei confronti. Tu volevi che il caro Franklin vivesse per sempre, ed Io ho ignorato la tua volontà. Secondo te, sono stato Io a portarlo via da te. Secondo te, egli era tuo ed Io l’ho preso.

Non è che vuoi proprio scagliarti contro di Me, perché, dopotutto, Io sono Dio, ma sei parecchio incavolata. Quindi, per il momento, distoglierai lo sguardo da Me. Non vuoi notarMi. Forse Mi vedi con la coda dell’occhio, come potresti vedere al supermercato qualcuno con cui preferisci non parlare, quindi giri la testa, non snobbandoMi apertamente, ma ignorando la Mia presenza, facendo finta di non vederMi in piedi qui.

Se Dio non fa quello che tu vuoi, non Lo amerai, perché tu pensi che la morte di Franklin significhi che Io non ti amo. Tu non Mi amerai, se Io non ti amo. Tu Mi abbandonerai, se Io ho abbandonato te. Tu Mi volterai le spalle, se Io ho voltato le spalle a te. Pensi che Io ti abbia fatto una cosa terribile e sei talmente arrabbiata da non sapere nemmeno che cosa dirMi.

La tua diffidenza nei Miei confronti, in questo momento, non è collegata al tuo amore per Franklin, sebbene sembri proporzionata. La tua diffidenza nei Miei confronti in questo momento non dimostra quanto tu amassi Franklin e quanto egli significasse per te. Dimostra tuttavia quanto non vuoi lasciarlo andare.

Ora ti dico qualcosa d’importante con grande amore: lasciar andare Franklin non vuol dire lasciar andare il tuo amore per lui.

Accetta che il corpo di colui che tanto amavi, può abbandonare la tua presenza fisica, e va tutto bene. Accetta che la morte del suo corpo non è nulla di personale per te, e starai bene. Accetta che la morte di Franklin non è sbagliata, e che Io non ti ho trattata ingiustamente.

Il tuo vago ignorarMi ha a che fare col tuo resistere. Ha a che fare con la tua testardaggine. Ha a che fare col tuo pensare che la tua non-resa ti renda forte e che la resa ti renda debole. La resa non è capitolazione. La resa è lasciar andare il controllo. Lasciar andare il controllo che non hai mai avuto. Ovviamente. La resa è lasciar andare l’illusione.

Tu vuoi essere realista, ma ti aggrappi alla grande illusione secondo cui sei tu a comandare la vita. Sarà un grande sollievo per te quando lascerai andare quell’illusione.

Mi piace che ti stia prendendo cura di te stessa. Leggi e mangia. Molto bene. Non voglio che ti privi di nulla. Sì, piangi. Sì, occupati delle bollette, ma il DOVERE, il DEVI, ha a che fare col tuo ritornare da Me.

Soprattutto Io non voglio che ti privi di Me.

Se non puoi ritornare da Me nella verità proprio ora, allora forse puoi guardarMi. Forse puoi pensare che Io non sia tanto cattivo. Forse puoi scrivere una domanda direttamente a Me. Forse puoi considerare la possibilità che Io ti ami davvero e che la felicità ti attenda. Forse puoi considerare la possibilità che uscirai dall’altro lato della tua ferita e troverai te stessa in attesa lì.

HeavenlettersÔ
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Traduzione di Paula Launonen