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Heavenletter #6087 Attraverso gli Occhi di Chi stai guardando adesso?

Heavenletter #6087 Attraverso gli Occhi di Chi stai guardando adesso?

Dio disse:

Attraverso gli Occhi di Chi stai guardando adesso?

Ti chiedi in che modo questa domanda, attraverso gli occhi di Chi guardi, possa entrare nell’equazione?

Ti sei svegliato una mattina e sei diventato consapevole che gli occhi, attraverso cui guardavi, non erano tuoi. Vedevi attraverso essi, ma non erano i tuoi.

Bene, hai avuto l’abitudine di fare domande, cercare di capire, cercare di arrivare da qualche parte. È come se avessi camminato verso il Cielo, ed ora hai superato il via. È possibile? Adesso che sei qui, in qualche modo ti sei lasciato dietro te stesso, così come conoscevi te stesso. Il te, che hai sempre pensato di essere, ha tagliato la corda.

Ora che ti sei elevato a Me, Chi puoi essere se non il Mio Sé Onnipotente? È questo il significato di Unità – non puoi più trovare te stesso da nessuna parte? Sembra che tu sia scomparso. All’inizio può sembrarti davvero di aver perso qualcosa di prezioso, perché dove sono andate le tue peculiarità e manie?

Potresti lamentarti che il tuo piccolo sé è scomparso. Come l’infanzia, come il paese dei balocchi, “una volta superati i suoi confini, non è più possibile ritrovarlo”.

Ciò che rimane di te, domanda: “Chi è questo Unico Sé riguardo al quale mi sento spassionato e obiettivo e imparziale ora?”

Potresti sentirti come se fossi diventato un Estraneo. È come se ti fossi dato in permuta, ottenendo distacco al posto di una felicità dirompente. Percepisci uno stato di non-esistenza. Nell’Unità, dove può stare l’apparenza, se pure esista?

Inizialmente potresti percepire il tuo nuovo Stato di Coscienza come assente. Dove sta la gallina dalle uova d’oro che ti aspettavi? Ti aspettavi qualcosa. Ahimè, ora potrebbe sembrarti che il tuo cuore sia stato spazzato via senza essere rimpiazzato.

Non diteMi, Carissimi, che vi manca la devastazione delle emozioni e tutta l’agitazione che le accompagna? Ora vi trovate in equilibrio, non più su una barca traballante.

Ti aspettavi di sentire Amore sfrenato. Ora ti chiedi – anche l’Amore ha bloccato il suo flusso, diventando imparziale e distante? È possibile che la Realizzazione del Sé non dia più la sensazione di ardore?

Quando non sperimenti più gli opposti, non percepisci la vicinanza che ti saresti aspettata, ma piuttosto senti più assenza e il tuo Sé apparentemente alla deriva anziché profondamente esistente. Non sei più impantanato. Invece di sentire profondamente, adesso ti senti distaccato.

Bene, potresti dire a te stesso: “Sono certo che non mi aspettavo un’emozione sfrenata, o sì?”

Beh, sì che te l’aspettavi.

Quando ti trovi in vetta, semplicemente sei in vetta. Hai fatto dei grandi passi, ed ora non cammini più a grandi passi. Non scali più una montagna. Ora ti trovi davvero al di sopra del mondo.

Sei a Casa. Una volta eri diretto a Casa e avevi molte cose di cui scrivere a Casa. Adesso la torta è sfornata.

Il mondo non è più il tuo mondo personale. Ti eri aspettato l’estasi. L’uniformità non è eccitazione – è serenità. La calma non è uguale ad un giro sulla giostra.

Ora che sei oltre il mondo, che cosa ti è rimasto da desiderare? Questo è il significato dell’assenza di desideri di cui hai sentito parlare. Non è che tu abbia dovuto mettere via i tuoi desideri personali. Non hai dovuto fare niente. È accaduto senza una decisione. Era incluso nel pacchetto. Adesso hai una visione più ampia.

Ora non esisti più per te stesso. Non esistono più due realtà, una del mondo e l’altra di Dio. Quando sei Qui, sei Qui. Non sei più alla ricerca di te stesso, perché adesso sei già stato trovato. Ora, stai incontrando Te Stesso en passant.

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