HEAVEN #3584 Tutte le galassie e i pianeti, 17 settembre, 2010
Dio disse:
Vieni nel Mio cuore proprio ora. Senza ulteriori indugi, vieni nel Mio cuore. Il Mio cuore è pronto per te. Ho riservato un posto solo per te. Il tuo posto è qui. È qui che ti invito. È qui che tu appartieni. Mentre prosegui per la tua strada nel mondo, sei anche contemporaneamente seduto dentro il Mio cuore e accanto a Me nell’appuntamento del Nostro amore. Mai tu lasci il Mio fianco o Io il tuo. Per quanto lontano tu possa vagabondare, non puoi allontanarti da Me, né Io posso allontanarMi da te; non che lo farei mai. Non ho alcun desiderio di farlo.
Io non posso sentirMi solo, perché ho un mondo intero in cui abbracciarti. Nell’Unità non esiste solitudine. Sarebbe desolante senza l’Unità. Un milione di esseri solitari insieme si sentono soli insieme, proprio perché ciascuno sa che esiste l’Unità e che essi sono destinati a condividere questa Unità. Non c’è null’altro che le assomigli. Nemmeno tutto l’oro del mondo regge il confronto con l’Unità. Infatti, amore supremo è Unità Suprema.
È utile guardare le foto di tutte le galassie e i pianeti e i soli nell’Universo. È utile vedere il magnifico pianeta Terra come un minuscolo puntino nell’intero Universo estremamente squisito. È importante. È importante anche vedere te stesso come racchiudente non solo il pianeta Terra ma l’Universo intero. Sei più grande del grande, più splendido dello splendido. Non c’è nulla di più grande di te. Includo anche Me Stesso qui, perché Io sono te, e tu sei Me. Io sono Onni-Sciente. Tu, d’altro canto, non sai tutto quello che sai, per cui, per un po’, sei Onni-Incerto.
Ma tu non sei un frammento della Totalità. Tu sei Totalità. Ancora non hai fatto questa scoperta appieno. Non riesci del tutto ad arrampicarti su questa meravigliosa notizia. Quanto sei vicino ad avvistare questa nuova terra. Hai ancora un pollice da superare, ma, naturalmente, questo pollice ti sembra un miglio, e un po’ di tempo ti sembra cento eoni, mentre osservi il mondo e l’Universo con gli occhi spalancati. Eppure non è nemmeno un pollice, la distanza che percepisci, e non è nemmeno un batter d’occhi, il tempo che pensi ti occorra per toccare la Base di tutti i tuoi desideri. La tua consapevolezza è imminente. Naturalmente, è attesa da troppo tempo, secondo il tuo punto di vista, e vuoi una definizione precisa di imminente. Quanto imminente, chiedi. Quanto presto.
Non vedi l’ora, eppure la rimandi. Ecco il bellissimo Oceano. Tutto quello che devi fare è tuffartici dentro. Dici di non sapere come. Chiedi a tutti quanti: “Quanto è fredda l’acqua di questo Oceano? Quanto è profondo? Qualcuno si è mai perso in esso e non è stato visto mai più? Una volta dentro, posso uscire di nuovo? Una volta uscito, posso ritornarci dentro?”
Le tue domande vanno avanti come quelle figure di carta che si tenevano per mano, che ritagliavi alla scuola elementare con quelle forbici arrotondate sicure da scuola elementare. Non c’è pausa nelle tue domande.
Amati, se state cercando delle risposte, è meglio non sapere tutto, ed è meglio non domandare ogni cosa.
Se un uomo ha sete, egli non chiede: “Quale temperatura ha l’acqua? È acqua di fonte o è distillata? Dove l’hai presa? Da quanto tempo ce l’hai?”
Heavenletters
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Traduzione di Paula Launonen