Heavenletter #411 Gioia al mondo

Heavenletter #411 Gioia al mondo

Dio dice:

Voi prendete la vostra salute come un’imputazione nei vostri confronti. La prendete come un’etichetta. La considerate come la taglia del vostro vestito. La considerate come un marchio su di voi. La prendete come un indicatore di voi stessi.

Se avete una malattia, tanto vale che la prendiate come un linguaggio.

Consideratela come una porta che state aprendo.

Consideratela come una metafora.

A che cosa allude?

Fate attenzione al linguaggio della malattia.

Il vostro corpo ha un raffreddore. Il vostro corpo ha la febbre. Il vostro corpo ha qualcosa che deve essere tagliato via. Il vostro corpo ha qualcosa che bisogna aggiungere.

Osservate il linguaggio della vita.

Non c’è nulla nella vita Umana che non possa essere una storia raccontatavi.

La vita Umana intera è una metafora. È un’esplorazione della Verità. È verità riraccontata. È un osso da cui estraete tutto il midollo.

La vita è un evento a cui partecipate.

Non è importante quello che indossate.

Quel che è importante è con quali occhi osservate l’evento a cui partecipate. Il modo in cui considerate la vita è il modo in cui essa è fatta, e voi ne fate davvero ciò che volete.

Si dà grande importanza alla vita. È tutta inventata. È tutta una produzione. Ora pensate a quello che producete.

Possiamo dire che voi siete un supermercato. Avete un reparto ortofrutticolo. Avete un reparto carni. Avete dello scatolame e merci imballate e prodotti freschi, sciolti. Avete un reparto di cibi caldi e surgelati. In quale reparto predominate? Da quale reparto fate le vostre scelte?

Voi scegliete quello che offrite di voi stessi.

Pensate a quello che offrite.

Mettete fuori una bancarella di frutta.

Adunateci dei bei frutti.

Se avete una tenda per ripararla, tiratela su.

Salutate il sole. Sapete che c’è.

Sappiate che il posto in cui siete, è bello al sole o nell’ombra.

Tutti i clienti e passanti sono venuti da voi per un motivo. Vi hanno scovati.

Tutte le persone nella vostra vita sono lì per qualcosa. Forse hanno qualcosa da darvi, ma di sicuro voi avete qualcosa da dare a loro.

Considerate che siete un banditore. Che cosa offrite?

Considerate che voi siete l’offerente. Per che cosa fate l’offerta?

Che cosa cattura la vostra attenzione? Su che cosa cade la luce del sole? Lo sguardo di chi incrociate? Su che cosa cade il vostro sguardo? Quale nota canticchiate? Quale canzone sentite? Quale colore dell’arcobaleno fate splendere oggi?

Qual è il vostro scopo oggi? Non preoccupatevi del domani in questo momento. Pensate ad oggi. Qual è il vostro scopo oggi?

Saltate fuori dal letto e siate un consulente per il mondo oggi. Siate un osservatore silenzioso. Siate un celebratore. Siate una luce radiosa. Siate uno stimolo e siate un calmante. Date al mondo quello che vorreste prendere. Siate voi stessi ciò che cercate. Se cercate la felicità, datene. Voi date davvero quello che cercate.

Non cercate più il dolore, perché l’avete cercato. Siete stati alla ricerca di esso. Ora state in attesa della gioia, perché è una gioia che è legittimamente vostra e legittimamente vostra da dare e legittimamente vostra da ricevere.

Rivolgete lo sguardo alla gioia oggi. Essa ha continuato a cercarvi. Mettetevi in evidenza dove essa possa vedervi e voi potete vedere lei. La gioia è la verità della vita ed è la vostra verità. Emanate gioia oggi. In salute o in malattia, emanate gioia. Siate un donatore di gioia oggi, e così sarete un dono di gioia al mondo, e il Re è arrivato.