Heavenletter #6540 Se solo potessi...
Dio disse:
Amato, non c’è alcun bisogno che tu presenti un contrordine alla vita per come si presenta oggi. Sto dicendo che potresti pensare che ci sia qualcosa che non va nella vita. Pensi che sia sbagliato che tu abbia l’emicrania. Pensi di avere una situazione che debba rinunciare a se stessa e far nascere un’altra situazione che venga in tuo soccorso. Chi ti ha detto che la vita debba essere diversa da quella che è?
Sei stato tu a dirlo a te stesso. Credo che tu l’abbia fatto. Preferiresti che una situazione della vita fosse diversa? Sì, decisamente lo preferiresti. Amato, anziché insistere che la tua situazione cambi drasticamente, cambia la tua insistenza.
Non c’è dubbio che alcune situazioni siano difficili. Dici che hai una cosa difficile da affrontare. Chiaramente, ci sono delle situazioni che sono molto difficili da accettare. Miei Cari, invece di lottare con le unghie e coi denti, volete lavorare sulla vostra accettazione?
Ci sono delle situazioni che nessuno apprezza. Nessuno fa salti di gioia per dei cambiamenti che sembrano arrivare senza essere invitati e che hanno un costo.
Forse hai dei pregiudizi. Senza dubbio, sono rare le persone sulla Terra che non apprezzano una cosa meno di un’altra. Per quanto tu possa contestare una cosa o un’altra, già sai che qualcun altro ha affrontato delle difficoltà ben peggiori delle tue e, in un modo o un altro, ha elevato lo scopo della propria vita al di sopra della disperazione.
Ti prego di comprendere il Mio cuore. Non ti sto chiedendo veramente di dire: “Ho fatto il meglio con quello che ho avuto".
Da te Io chiedo di più. Ti dico di amare e di amare di più e di trovare una vena di significato, per quanto difficile ciò possa essere nella situazione in cui ti trovi. Non intendo dirti che sei meraviglioso perché seppellisci l’ascia di guerra. Amato, ti chiedo: Devi per forza portare un’ascia che ora sei costretto a seppellire? Perché vorresti portare un’ascia che ora devi seppellire?
Ricordati questo, e non dimenticartene mai. Tu non sei meraviglioso perché perdoni. Se ancora non hai perdonato, ci hai messo troppo tempo.
Ecco una storia vera:
Di recente, una giovane coppia di sposi ha avuto il loro primo bambino, nato felice e sano in ogni senso tranne che il piccolo non aveva gli occhi nel suo bel viso. Niente. La giovane coppia avrebbe potuto lamentarsi e brontolare e protestare per la situazione del loro bambino per sempre.
Essi hanno accettato il loro bambino con amore e gratitudine. Hanno elevato i propri cuori. Hanno detto a Me: “Grazie, Dio. Ci assicureremo che questo bambino sentirà e toccherà e mangerà e riderà e sorriderà e amerà la vita. Vedrà con qualcosa di più profondo degli occhi".
Non sempre la vita è quella che uno si era sognata. Senti, i principi e le principesse e tutti i bambini dorati col corpo sano e con ogni vantaggio, non vivono sempre una vita perfetta. Tutti hanno la stessa bella luce del sole. Nessuno conosce in anticipo il bene che potrebbe fare.
Ovviamente ti ricordi della storia del ‘Principe Zoppo’ e anche della storia della ‘Piccola Locomotiva che ce la faceva’.
Non tutti gli svantaggi sono svantaggi. Sii felice di avere del gran bene da fare. Non devi dire: “Lo supererò”. Né voglio che tu pensi: “Compenserò”.
Quando qualcuno ti dona un dolce, che non è il tuo dolce preferito, tu non dici: “Grazie, ma non avresti potuto fare di meglio?”.
Che cosa ti costa dire un grazie?
Quella che il mondo chiama una catastrofe, può contenere anch’essa una ricompensa da qualche parte dentro di sé.
Ringrazia Dio per ogni benedizione che ti è data.
Qualche volta, se potessi, vorresti disfare la vita così come ti è data, se solo potessi…
C’è qualcosa di più che puoi fare. Puoi abbellire il mondo indipendentemente da quello che hai o non hai. Ancora non conosci le altezze che potrai raggiungere e ispirare pure altri a raggiungere. Ricordatevi che voi siete i figli e le figlie di un Re.
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