HEAVEN #697 In Concerto

HEAVEN #697 In Concerto

Dio disse:

Quando siete sopraffatti dalla tristezza, per un motivo, o senza motivo alcuno, non ne siate rattristati. La tristezza viene e va. Lasciate che venga e lasciate che vada. Non dovete essere in un modo o in un altro. Non dovete essere la vostra immagine della perfezione. Potete sentire anche tristezza. Se ne andrà e lascerà rientrare la gioia. Lasciate che la vostra tristezza faccia il suo corso. Assolvetela. E’ soltanto una delle molte cose che scendono su di voi nella vita. Non dovete darle troppa importanza.

Naturalmente, non intendo che la assecondiate. Un momento di tristezza si presenta, e voi l’osservate partire. Non dovete cacciarla via dalla porta, più di quanto dobbiate invitarla a rimanere. Quindi la tristezza è scesa per un attimo. Ed ora, come la pioggia, se ne va. E’ venuta da voi senza essere invitata. Non la stavate aspettando. Se ne può andare allo stesso modo. Se ne andrà. Per quanto pensiate che non sia vero, in realtà la tristezza non vi appartiene. E’ un’aggiunta. E’ una foglia che cade e poi se ne va.

In realtà sono i pensieri di tristezza ad arrivare da voi. E’ nostalgia. Avete nostalgia di casa. O di Casa. C’era qualcosa che una volta avevate, ed ora non avete più. Una volta avevate una madre e un padre e una certa posizione nella vita, che non avete più, e avete la sensazione che vi manchi qualcosa. Non vi mancava, naturalmente. L’avevate, ma ora ne sentite la nostalgia, nostalgia di un altro tempo in un altro spazio, che una volta sembrava ed ora non sembra più. Non vi ricordate del Cielo o che non potete mai perderlo, eppure ne sentite la nostalgia ugualmente.

Che cosa vi insegna la tristezza? Vi insegna a non essere tristi. Vi insegna ad apprezzare questo momento presente. E’ un momento prezioso che appare proprio davanti ai vostri occhi e poi scompare in un lampo. Qui oggi, scomparso in un attimo, è questo momento d’ora. Non è prezioso questo momento di voi come un essere Umano senziente? Comunque vi sentiate, non è questo momento una preziosità inestimabile? Non è forse questo momento più di quanto non dica proprio ora?

Pensateci, voi passate ogni attimo con Me. IO SONO. Io non scompaio. Io non svanisco. Non posso essere perso. Non posso oltrepassarvi. In ogni momento dell’esistenza, nella buona e nella cattiva sorte, IO SONO. Io non sono inafferrabile. Ed Io non sono illusione. Tutto il resto è illusione. Tutto il resto è un attimo scritto nel cielo. Ed Io sono con voi, qualsiasi cosa ci sia scritto nel cielo. In ogni caso, questo momento contiene Me. Siamo solubili, voi ed Io, e non possiamo essere divisi. Che cosa può essere la tristezza, se non un’aberrazione del Nostro amore, un momento di felicità non notata, soltanto un pensiero fugace d’interruzione, un intervallo immaginato nella Nostra canzone. Siamo in concerto, Io e voi. Non c’è un istante di separazione tra di Noi, nemmeno uno, soltanto i vostri pensieri hanno errato. La nostra musica sta suonando tutto il tempo, solo che qualche volta, raramente, forse per un lungo periodo, voi diventate distratti. Ma vi distraete da qualche cosa. Non potete distrarvi dal nulla. Se siete distratti, c’è qualcosa su cui non è concentrata la vostra attenzione. Naturalmente, vi distraete con una quantità di cose.

Potremmo dire che siamo insieme ad un concerto. C’è una grande orchestra in un magnifico teatro. Ogni strumento sta suonando. Ma, per qualche motivo strano, voi sentite solo le note basse. Per qualche ragione inconcepibile, non sentite le note alte. Potreste ricordarvi qualche nota alta dai tempi passati, ma non le state sentendo adesso, e così dite che l’orchestra non le sta suonando, solo canti funebri, voi dite, soltanto note stridenti, dite. Non state sentendo la bella musica, e così vi sentite tristi per questo, o potreste sentirvi fuori di voi per questo e sentire dispiacere per tutta la bella musica che non sentite.

Ma Io sono accanto a voi, e tutte le note che hanno annunciato l’alba della creazione stanno ancora suonando. Shhh. Ascoltate.