HEAVEN #3427 Attraverso questa foresta della vita
Dio disse:
Vi piace mettere in chiaro le cose. Non vi piace essere insicuri. Anche quando la vostra chiarezza rivela ciò che non volete, qualcosa è sistemato. Quando non sapete, vi sentite turbati. Meglio una lavagna pulita, anche quando il risultato potrebbe non essere come volevate. È bene sapere la vostra posizione piuttosto che non sapere cosa sta succedendo. La gente lancia monete, strappa i petali di una margherita nel desiderio di prendere una decisione e andare avanti.
Quando una decisione è in sospeso, troppa energia va nello sforzo di mantenere entrambe le angolazioni. Quando una decisione è chiara, potete usare quella energia per arrivare da qualche parte.
Anche le piccole decisioni in sospeso consumano la vostra energia. Persino le e-mail messe da parte, per rispondere più tardi, bloccano la vostra energia. Le bollette che mettete da parte per pagarle in seguito consumano piccole quantità di energia.
Naturalmente, pronti o no, ci sono quelle decisioni che la vita fa per voi. Almeno sapete che siete guidati. Vi si dice di andare qua, non là, anche quando non sapete perché. Potete sapere che siete su una rotta e state arrivando da qualche parte, anche se siete insicuri, anche se dovete fare inversione.
Nella vita è come se andaste a caccia. Arrivate a sentieri pieni di rovi che vi fanno voltare indietro. Non c'era alcuna decisione da prendere.
Potreste arrivare a due sentieri belli e fioriti, ed ora la scelta non è tanto facile. Nella vostra caccia, potete fermarvi per sempre nel tentativo di prendere una decisione. Ad un certo punto dovrete staccarvi da un sentiero e prendere l'altro. Consideratelo in questo modo, amati, quando entrambi i sentieri sono buoni, prendetene uno.
Anche quando scegliete un sentiero fiorito, che non è all'altezza della sua promessa, dove sta la perdita, amati, e dove sta il guadagno? Ora forse sapete che lungo il sentiero che avete preso non crescevano dei fiori veri, eppure, voi siete andati avanti lo stesso.
Considerate i sentieri che prendete, ma non pensateci troppo a lungo. Quando prendete troppo tempo, state scegliendo un terzo sentiero che si chiama esitazione. L'esitazione non deve essere un sentiero che seguite. L'esitazione assomiglia di più ad una panchina ad una fermata di autobus su cui vi sedete per un attimo, e poi vi alzate e prendete l'autobus.
È come quando visitate una grande città e non siete sicuri se andare a est o a ovest, ma scegliete una direzione e andate alla scoperta. Siete andati in una direzione quando sareste potuti andare nell'altra. Che importa se ora dovete voltarvi indietro e andare nell'altra direzione.
A volte potete chiedere indicazioni a qualcuno. Qualche volta vi danno buone indicazioni, e qualche volta no. Potrebbero non conoscere la strada che è giusta per voi. Potreste non saperlo neanche voi, ma spetta a voi, e a nessun altro, prendere la decisione.
Ecco, è qui che sorge la domanda: E se prendete il sentiero sbagliato ed ora, tanti anni dopo, vi siete allontanati troppo dal sentiero che siete sicuri sarebbe stato migliore, che cosa fate adesso? Per quanto sicuri siate di questo, si tratta comunque di una supposizione. Ci sono troppe incognite, amati. Quello che sapete è che sul sentiero che avete preso, avete imparato, vi siete arricchiti. Attraverso questa foresta della vita, può darsi che abbiate, dopotutto, viaggiato sul sentiero giusto.
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Heavenletters
Traduzione di Paula Launonen