Ieri sera
Diane a Dio:
Caro Dio, come sai Molly è stata congestionata per tre giorni. Ieri sera mi sono preoccupata del da farsi, ma la sua malattia era simile alle altre volte, quando i dottori avevano ben poco da offrire.
Ti ho scritto, caro Dio, e Ti ho chiesto di lei, e Tu mi hai detto: “Sappi che tutto va bene”. Mi sono sentita sollevata ed ho pensato che lei sarebbe guarita. L’ho portata nel letto con me.
Al mattino presto lei aveva problemi a respirare e l’ho portata di corsa al pronto soccorso. Come Tu sai, alle quattro circa di questa mattina, la domenica prima del Ringraziamento, Molly è morta.
La chiamavo sempre Angelo, ed ora lei è davvero il mio angelo.
So che la mia bambina è da Te e che Te ne stai prendendo cura. So che lei è in Cielo con Te e Ti sono grata per il tempo che lei ha passato con noi.
Sebbene possa dire che era arrivata la sua ora, non riesco a non chiedermi, caro Dio, se l’avessimo portata all’ospedale più in fretta, avrebbe forse fatto differenza?
Lei ha lasciato un grande vuoto nella vita della nostra famiglia. Adesso cosa faremo? Che cosa faccio io adesso? Piangere, lo so, finché non ne avremo più.
Grazie per il Tuo amore e perché Ti prendi cura di Molly.
Con Amore,
Diane
Dio:
Il Mio tesoro, Molly, è davvero qui con Me. Se potesse, lei vorrebbe asciugare le tue lacrime e portare via il tuo dolore.
Le lacrime sono la tua valvola di sicurezza, cara figlia. Lascia che il tuo dolore pianga fino ad esaurirsi. La tristezza non è per Molly. Tu lo sai. Ma va benissimo, dato che tu ancora credi nella perdita. So e capisco benissimo quanto importante diventa la dimensione fisica per i Miei figli. Non avete alcun bisogno di negarla o di spingerla via.
Io non ho affidato Molly a chicchessia. Porta queste parole nel tuo cuore. Tu hai provveduto alle necessità di Molly in maniera perfetta. Sei stata il suo angelo, Diane.
La sua permanenza sulla terra, per questa volta, è finita. Non c’è nulla che avresti potuto farci. Voi non avete il controllo del momento in cui l’anima abbandona il corpo. Era una questione tra Molly e Me. Non lo dico per consolarti, sebbene desideri darti consolazione. Te lo dico perché questa è la verità. Ti dico soltanto la verità. Non posso fare altro.
L’uomo sulla terra pensa di avere il controllo della vita e della morte. Pensa di creare il bambino, ma non è così. Il bambino viene creato attraverso voi. Voi siete il veicolo per la sua vita sulla terra e non l’originatore o il controllore di essa. Voi non potete controllare la creazione della vita di un bambino sulla terra, più di quanto possiate controllare la fine di una vita sulla terra. Non è nelle vostre mani. Non è prerogativa vostra. Non è una vostra scelta. Non è opera vostra.
Se tu avessi portato Molly all’ospedale prima, il momento del suo ingresso nel Cielo sarebbe stato lo stesso. E tu staresti pensando che forse, se non avessi portato Molly all’ospedale, lei sarebbe ancora nel suo corpo. Mi capisci?
E’ una cosa dell’ego assumersi la responsabilità per l’inizio o per la fine di una vita umana.
Il tuo senso di colpa per Molly non è nuovo. Ti ritenevi responsabile di tutto. Dopotutto, è stato nel tuo grembo che la sua esistenza fisica ha avuto inizio. Ma, carissima Diane, anche nel tuo grembo, si trattava della vita di Molly, e non della tua. Molly ha vissuto la vita che doveva vivere. C’era forse un modo migliore in cui lei potesse insegnare amore?
La vita di Molly sulla terra è stata come il suono di un delicato campanellino d’argento. Quel campanello sta ancora suonando e viene ancora sentito. Il suono di Molly echeggia e muove i cuori e continua a suonare da un cuore ad un altro. E’ un suono eterno, questo suono di un fragile campanellino d’argento. Benedetti tutti quelli che l’hanno sentito. E tu l’hai sentito più di tutti.
Molly non ti ha lasciato. La sua forma fisica ti ha lasciato. Tu non l’hai meno di quanto tu l’abbia mai avuta, poiché lei è sempre appartenuta a se stessa. Ed a Me.
Ora il tuo compito è quello di nutrire te stessa. Tratta te stessa come trattavi Molly. Che cosa ti darebbe un po’ di felicità adesso, questa è la tua domanda.
Non sentirti in colpa per il tempo che ora hai a disposizione per te stessa e per i tuoi figli e il tuo marito rattristato. Dove vai tu, va la tua famiglia. Non sto parlando di finzione qui. Non sto parlando di coraggio. Sto parlando di benevolenza verso te stessa.
Se Molly fosse a scuola e tu avessi un sacco di tempo, che cosa ci faresti?
Bene, Molly è a scuola, in una scuola speciale di angeli, e tu sei in un’altra. Tu sei in una scuola che ti permette di scegliere il tuo stesso programma. Troverai la strada.
Riempirai la tua vita con l’amore che si espande e si estende. Ti do il Mio amore, il Mio amore totale, e ti dico di farci quello che vuoi. Questo sarà il tuo tributo a Molly e la continuazione del suo grande amore da parte tua.
Va tutto bene.
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Traduzione di Paula Launonen