Heavenletter #431 Tu sei un essere immortale

Heavenletter #431 Tu sei un essere immortale

Dio dice:

Chi l’ha detto che la vita debba essere facile? Chi l’ha detto che le acque non debbano essere mai increspate? Chi l’ha detto che una barca non debba ondeggiare?
Sappi che qualunque guaio ti arrivi, ti sta scuotendo per slegarti da qualcosa. Non essere attaccato e non ci sarà nulla che debba essere slegato.

La vita non dovrebbe essere una monotonia. Dovrebbe essere un’avventura. Non averne paura. E non agitare il pugno contro essa.

Tu non comandi la vita. Parlando del relativo, ti elevi al di sopra di essa. Elevarti al di sopra degli effetti della vita terrena, è elevarti alla tua vera statura. Tieni i piedi nel mondo, ma tieni alta la testa. Guarda lontano e vedi oltre ciò che c’è ai tuoi piedi.

Guardare solo i tuoi piedi, ti fa inciampare. Inoltre, non è divertente.

Il divertimento è un atteggiamento verso la vita. Non è intrattenimento. Il divertimento è la tua presa di posizione nel mondo. Sei Atlante che lo porta sulle spalle o sei un danzatore? Sii un danzatore e piroetta. Muovi i tuoi piedi con leggerezza nella densità del mondo.

Sii un Mercurio alato nei confronti del mondo. Sii un portatore benevolo dei Miei messaggi. Consegna la verità del mondo a se stesso. Esso non conosce la propria verità. Conosce soltanto il proprio smarrimento. Persino uno smarrito come te può ugualmente consegnare i Miei messaggi. Smetti di inviare i tuoi.

Troppo spesso i tuoi messaggi sono turbati e di paura. Non hai bisogno di inviarli. Tu credi di essere onesto nell’agitarti nei problemi, ma sei tu a tenerti lì. Salta fuori.

Tirati fuori dai problemi. Non sono il tuo elemento. I problemi sono dei palloncini che devi fare scoppiare. Qualche volta hai travisato le cose. Hai pensato che la gioia fosse effervescente.

Tieniti vicino a Me. Non nella paura bensì nell’amore. Pensa al di là di te stesso, perché è lì che sta la tua verità.

Sii innamorato della verità, non dei guai.

Qualunque siano i problemi, superali senza difficoltà. Essi non sono altro che dei disturbi e non devono impedirti di avanzare a tutta velocità. Qualche volta il mare è agitato e qualche volta il mare è calmo, ma il mare su cui navighi è sempre lo stesso, e così continui a navigare.

Sei orientato nella direzione giusta. C’è un magnete che ti attira giustamente. Qualunque escursione o deviazione dalla tua rotta tu faccia, rimbalzi sempre indietro su essa. Il tuo cuore avanza navigando.

Persino quando il tuo cuore sprofonda, la barca non affonda.

Hai ancorato il tuo cuore da qualche parte? L’hai tenuto giù? Ora slegalo. Come un aquilone, esso attirerà il tuo sguardo al Cielo.

Non mancarlo.

I piedi del Cristo calpestavano lo stesso terreno su cui cammini tu. Il suo cuore era elevato in alto. Egli camminava sulla terra e viveva in Cielo. I suoi piedi toccavano il terreno, ma le sue mani arrivavano al Cielo. Egli non era nelle nuvole. Era saldamente in Cielo. Egli riconosceva il posto del Cielo nel mondo e il proprio posto in Cielo.

Dove sono le depressioni? Sono sotto di te. Sono nelle profondità sotto i tuoi piedi. E così quando guardi in alto, non sei più nelle depressioni. Che cosa stai guardando?

Se non ti senti felice, allora stai guardando nel posto sbagliato. Guarda più in alto. Non sei cieco nei confronti delle depressioni. Non fai finta che non ci siano. Semplicemente, non ti ci trattieni.

Risorgere è altrettanto facile quanto sprofondare. Sprofondare è un’illusione. Risorgere è verità. La verità è più forte dell’illusione. La verità ha della sostanza. La densità non è sostanziale. La verità lo è.

E la verità è che tu sei un essere divino. Tu sei un essere immortale. Ti ho fatto così.