Le coincidenze sono ciò che vedete davanti a voi come degli eventi strani, improbabili. Le coincidenze hanno una certa aura di incredibilità, eppure tali combinazioni accadono davvero e accadono abbastanza di frequente da essere comuni persino nella loro apparente impossibilità. Bene, avete sentito dire che non ci sono limiti, e allora perché siete così sorpresi?
Qualche eccezionalità vi sembra rara e bizzarra, perché non vi aspettate l’improbabile. Vedete dei limiti, mentre la Vita non ne pone. Questo include sia quello per cui siete eccitati sia quello per cui siete inorriditi. Voi vedete come vedete, e siete voi a collocare la vostra visione. Siete voi che non avete la consapevolezza conscia di una coincidenza apparente.
Avete comprato un sacchetto di una certa misura pieno zeppo di articoli per cinque dollari ad un mercatino e, da come sono andate le cose, il sacchetto contiene o uno zircone o un diamante raro, del tutto casualmente, all’apparenza. Qual è per voi un acquisto piacevole? Vi chiamate sfortunati quando il vostro sacchetto contiene uno zircone. Vi considerate enormemente fortunati quando si tratta di un diamante di due carati che vi portate a casa!
Voi avete buona fortuna in ogni caso. Semplicemente, avete un’esperienza o ne avete un’altra. Ovviamente per voi è importante ma, a lungo andare, che differenza fa?
Ci sono molti modi in cui potete considerare gli eventi nella Vita. È tutto nella vostra mente, non è vero? Una cosa è come voi dite che sia – è in questo o in quel modo. Voi fate spesso delle valutazioni, preferite una cosa e non un’altra. In questo modo si può dire che siete voi a comandare. Siete colui che vi considera un’autorità. E se non lo foste realmente? E se tutto quello per cui garantite fosse semplicemente un’etichetta che voi appiccicate? Voi dichiarate delle conclusioni.
Inevitabilmente, che importanza ha quando la situazione è ribaltata e il vetro è chiamato raro e i diamanti comuni? Se l’oro fosse visto come scorie e lo stagno tenesse il rango dell’oro, potreste dire semplicemente ‘Oplà’! A prescindere dai ragionamenti, alla fin fine, è tutto una questione di opinione? Se ognuno ha la propria opinione, chi può dichiarare la validità o la fallacia dell’opinione di un altro? Chi ha il diritto o il potere di giudicare, e a quale scopo?
Nel mondo, i voti si riducono generalmente in numeri. La Vita è una questione di gerarchia? Chi ha il diritto di dire che un altro ha ragione o si sbaglia? Il vostro cuore può dire una cosa e il cuore di un altro può dire qualcosa d’altro, ma quale dei Miei Figli insiste su un modo o un altro. Qual è la differenza tra una zuffa in prima elementare e una guerra nel mondo adulto?
E così le persone si mettono in fila e fanno delle scelte, e qualcuno vince e qualcun altro perde. Colui che è chiamato vittorioso – che cos’ha vinto? Qualcosa? Orgoglio, forse, ma che cos’è l’orgoglio se non una promessa vuota? Per un momento, si sente orgoglioso. Il suo braccio è alzato soltanto per un momento da vincitore. Prestissimo passerà la coppa del vincitore ad altri.
Che cos’è la vittoria se non un altro timbro di approvazione qui oggi, Io dico, e scomparso domani.
Persino quando si vince la Pace, che senso ha? Una resa forzata non è pace. Una resa forzata non è così tranquilla. Una resa forzata può essere una tempesta che si sta preparando. Dichiarare la Pace, può non significare Pace, dunque a che serve? Il mondo pensa che il tumulto soffocato equivalga alla Pace? La Pace deve essere qualcosa di più dell’assenza di una rivolta.
Soltanto il bello è bello. Dichiarare bella una cosa, è una dichiarazione di bellezza. Potete dichiarare giustificazione legittima o qualsiasi cosa fino a quando non avete più fiato, ma a che serve?
Potete dichiarare vera una fallacia, ma la fallacia rimane fallacia.
Nessuno ha bisogno di dichiararsi Principe. Dichiararlo, non lo rende vero.
Io vi dichiaro un Principe. Io dico la Verità – ma quando Mi crederete?