Come sarà la vita quando diventi buono verso te stesso? Non è egoismo questo di cui stiamo parlando. È quando sarai gentile e accogliente verso te stesso, sapendo che sei qui per essere gentile persino verso te stesso. Non è che perdoni te stesso. Tu accetti. Accetti che stai imparando lungo il cammino. Accetti che non sai tutto quello che c’è da sapere sulla vita e su te stesso e, di sicuro, accetti che non sai tutto ciò che c’è da sapere sulle rotte che gli altri devono seguire o evitare. Non sei tu a decidere per un’altra anima.
Tu non sai tutto. Non stai nemmeno incominciando lontanamente a sapere tutto. Ora scoprirai di stare perdendo il giudizio e l’arroganza, avvicinandoti sempre di più alla Verità.
Forse ti è sembrato di avere il diritto di farti valere sugli altri. Una grande lezione da imparare è che non hai bisogno di farti valere e uscire vittorioso. Che cosa significa in ogni caso uscirne vittorioso? Significa che devi dichiararti vincitore? A che scopo? Un attacco non è un conseguimento. Per quale motivo attaccheresti un altro essere umano in qualunque dimensione di vita? Non ti rendi grande. Ti sminuisci.
Capisco che sei stanco di morderti la lingua. Sei stanco di tutti quelli che sembrano essere convinti di saperne più di te, ponendo se stessi e il loro stato di coscienza al di sopra del tuo. Miei cari, la vita non deve essere una competizione. Esiste un terreno comune. Nessuno deve guardarsi allo specchio, dichiarandosi saggio e onnisciente e il più pratico o bello di tutti. Tale separazione non è altro che una fandonia.
Non è solo il povero che può imparare dal ricco.
Certo, accetta te stesso e accetta anche gli altri. È stato detto che devi accettare gli altri come te stesso. Ti stai chiedendo se questo sia possibile senza annullare la tua integrità. L’integrità, cordialmente, non significa sminuire qualcuno né significa esagerare l’importanza di chiunque, compreso te stesso.
Che cosa significa che sei il custode di tuo fratello? Che cosa significa nella tua vita? Come custodisci tuo fratello?
Di sicuro non ti accolli le scelte di un’altra anima come se dovessi farle tu. Non devi essere lesto a saltare a conclusioni. Essere il custode di tuo fratello ha di più a che fare con il tuo sé, donatoti da Dio, che non con la persona davanti a te, chiunque esso sia. Incominci a capire? C’è qualcosa dentro di te di cui ti devi occupare per nutrirlo e crescerlo. Tuo fratello è connesso con Me proprio come te.
Dentro di te sta una Grandezza inesplorata. I Grandi Spirituali non erano arroganti. Per quanto ne so, erano umili e di sicuro non ossequiosi. Affatto. Non si davano delle arie. Non aspiravano alla Grandezza nel mondo esistente. Aspiravano ad avvicinarsi a Me ed a servire Me, ossia a servire la Mia Volontà. Impararono a conoscere la Mia Volontà. Si avvicinarono a Me, proprio come tu ti stai avvicinando a Me. La tua situazione e le difficoltà percepite non ti impediscono di salire a salutarMi, perché tu stai decisamente salendo. Impara a smetterla di condannare te stesso.
L’espressione “Signore, Dio mio” assume un nuovo significato. “Figlio di Dio” assume un nuovo significato. “La Volontà di Dio” assume un nuovo significato. “Servire l’umanità” assume un nuovo significato. Tu non sei in schiavitù. Sei in libertà. Sei oltre le tue possibilità.
Che cosa significa la tua individualità adesso? Qual è la sua importanza o irrilevanza? L’ego non entra più a prendere posto nella tua vita.
Dove sei andato? Da nessuna parte e ovunque. Non sei nemmeno sicuro che, quello che credevi essere te, esista ancora o che sia mai esistito.
Dunque, dove sei adesso? Sei con Me, dove sei sempre stato. Noi non siamo due ma Uno.