Perdonare è lasciar andare. Non perdonare significa aggrapparti con tutte le tue forze, come se un’offesa fosse essenziale per il cammino della tua vita. Ti sei aggrappato al non lasciar andare. Aggrapparsi è attaccamento. Chi sei tu per non lasciar andare quello che consideri una violazione contro te stesso?
Qualcuno ti ha pestato il piede. Ad un certo punto, chiunque fosse, ha smesso di pestarti il piede. Può persino aver chiesto scusa. In ogni caso, ha tolto il suo piede dal tuo e ha continuato a camminare. Probabilmente nemmeno si ricorda dell’incidente che tu ricordi come un evento, un enorme evento di tristezza per te, e te ne rammenti ripetutamente. Anche quando si tratta di una piccola offesa incidentale, l’hai impressa nel tuo cuore. Ad un certo punto hai annunciato questo passaggio nel tempo come imperdonabile, e non sei capace di lasciarlo andare, per cui lo mantieni vivo e sempre aperto, vivendolo e rivivendolo, scorticando il tuo cuore come su una grattugia.
Forse colui che non riesci a perdonare ti ha guardato con sospetto, e non ti dimentichi mai quello sguardo. Magari non stava guardando te. Può darsi che stesse pensando proprio a qualcosa d’altro. Hai pensato che si stesse rivolgendo a te. In ogni caso, continui a pensarlo.
Chi è il perpetratore qui? Chi continua ad alimentare questa cosa e non vuole lasciar andare? Beh, sei tu che ti stai aggrappando con tutte le forze.
Ci sono delle storie sorprendenti di persone che hanno lasciato andare le infrazioni del passato, infrazioni serie, non le piccole offese che troppo spesso affliggono i Miei figli.
Grandi o piccoli, tu affliggi te stesso. Quando lasci andare, non stai facendo un favore a un altro. Quando lasci andare, smetti gentilmente di affliggere te stesso.
Consciamente, proprio ora, cavati dagli impicci. Perdona tutti per ogni cosa. Fallo in un unico colpo. Dai, lascia andare gli avvoltoi del passato che si aggrappano a te tenacemente. Per conto della tua cara vita, lasciali andare.
Qualcun altro non è, in realtà, il tuo artefice. Tu sei il tuo artefice. Se lo sguardo o l’atto di un altro ti offende in base ad eventi effettivi di grande portata o per la tua sensibilità esagerata, vuoi davvero tenerlo per i posteri? Forse qualcuno ha promesso di amarti per sempre e non l’ha fatto, e tu lo metti in una segreta del tuo cuore.
Amati, se vi state aggrappando al passato, quando intendete lasciarlo andare? Quando libererete voi stessi?
Fate due passi in avanti. Se un vostro piede si aggrappa al passato, è un piede di troppo. Mantenete i vostri sogni. Certo, mantenete i vostri bei sogni e lasciate andare i brutti sogni su quello che gli altri hanno fatto o non fatto, che ha avuto un impatto su di voi.
Saltate oltre il passato, superatelo con un salto, lasciatevi alle spalle il passato. Dite: “Addio, Passato Inutile”.
Siete consapevoli del fatto che dovete lasciar andare i vecchi maglioni stipati in un baule. Dovete semplicemente lasciar andare ogni cosa del passato e scegliere il sole di oggi. Le nuvole passano. C’è un buon motivo per questo, così che potete benedire la vita per gli altri e aprire la vostra vita alle possibilità.
Non sta a voi giudicare altre persone condannandole alla Sorte del Vostro Elenco degli Imperdonati del Cuore. È del vostro cuore che ci preoccupiamo. Perdonate voi stessi per le vostre trasgressioni.
Uscite dallo stampo del cuore duro. Il cuore duro non è forza. È debolezza.
Vi sento forse dire che non potete perdonare un altro per la vostra percezione di lui? Allora cambiate la vostra percezione di lui.
Non avete bisogno di giustificare per perdonare. Non state rinunciando a nulla se non ad un’offesa che avete covato nel vostro cuore. Rinunciateci volentieri.
Obiettate forse che non riuscite semplicemente a perdonare, per quanto ci proviate?
Allora perdonate voi stessi per essere implacabili. Solo, non sforzatevi troppo. Proprio come gettate la posta spazzatura nel cestino senza pensarci due volte, gettate via quello che vi siete portati appresso, che non sta realmente a voi portare.
Gettate via il passato e gridate: “Alleluia”!