Heavenletter #5067 Cosa stanno imparando tutti
Dio disse:
Amati, non è necessario che comprendiate tutto. Perciò, non è necessario per voi analizzare tutto o cercare di spiegare tutto in maniera logica. Voi avete un’idea limitata della logica. La vita semplicemente non si adatta a ogni categoria. State facendo delle domande che non hanno le risposte che volete.
Qualunque cosa Io dica, capisco che voi farete delle domande “Perché”, ma, come capite ora, le domande che iniziano con un “Perché”, guardano indietro. Voi dovete andare avanti.
Domandatevi: “Che cosa so? Ora, dove vado? Dove conduco me stesso nei miei pensieri e nelle mie azioni? Qual è il mio primo passo? Qualsiasi cosa abbia causato ciò che vedo come un pasticcio, come ne esco?”
La domanda: “Qual è il mio primo passo?”, è una grande domanda. Non vi state chiedendo come chiarire o risolvere una situazione. Il fatto è che potreste non saperlo realmente. Però sapete che dovete mettervela alle spalle.
Qual è un primo passo? Possono esserci molti primi passi. Proprio ora ne volete afferrare uno. Quello che afferrate, non deve essere perfetto. Deve essere solo uno che afferrate. Una volta che fate un passo, qualunque passo, siete ben avviati. Il vostro primo passo non deve essere un passo definitivo.
È anche possibile che il vostro primo pensiero sia tutto quello che vi serve.
Amati, quando fate delle domande “Perché”, spesso state chiedendo: “È colpa mia? In che modo sono colpevole? A chi dare la colpa? A questa persona, a quella, a Dio?”
Che importanza ha la storia di una situazione difficile? Potete cercare una causa specifica per tutta la vita e non ottenere mai una risposta che vi soddisfi. Amati, potrebbe non esserci alcuna risoluzione alla storia. E anche se la risposta “giusta” dovesse apparire, dove vi porta?
Possiamo dire che una difficoltà deriva dalla relazione che la persona ha avuto con la madre nella sua infanzia. Dove vi lascia questo? Ovviamente, una difficoltà nasce da qualcosa nel passato, e qualcuno la sta rivivendo. Il fattore scatenante è sempre nel passato, e questo vale anche per voi. Una difficoltà arriva da dove state guardando o da dove non stavate guardando affatto. Che differenza fa? Quale bene mai vi fa sapere che qualcuno, che si offende con voi, vi vede inconsciamente come sua madre o la sua maestra elementare?
Abbiate una comprensione anticipata. Le persone sono coinvolte in ogni sorta di cose. Indubbiamente, stanno reagendo a qualcosa che non ha nulla a che fare con voi, se non che vi capita di esserci.
E perché voi, Miei amati, siete agitati a vostra volta? Per via della vostra idea di qualcosa che è stato colpito in voi – che voi, per esempio, siete colpevoli? Non è stato giusto allora e non è giusto adesso. Lasciate andare. Non c’è alcuna virtù nell’entrare in duello per questo, anche se il duello continua a svolgersi nella vostra mente.
Onorate le due piccole parole. “Lascialo andare.” Due parole notevoli che possono cambiare delle vite. Voi siete al di sopra dell’occhio-per-occhio. Siete al di sopra della rappresaglia. Dovete essere oltre le spiegazioni e ai tentativi di pareggiare le cose. Se vincete su un altro, che cosa avete vinto?
Ora domandate: “E che ne dici della onestà tra persone? Vogliamo chiarire questo, nevvero?”
Se riuscite a fare questo senza rabbia o discussioni, ben fatto. Più potere a voi. Tuttavia, qualche volta dovete davvero lasciar andare le emozioni che non potete aggiustare, per quanto desideriate farlo.
Forse l’altra persona ritornerà da voi e vi offrirà una foglia di alloro, e voi risponderete apertamente. Voi non siete il fattore intero. Come meglio potete, state rendendo la vita migliore per voi stessi e per gli altri. Nessuno ottiene sempre il punteggio perfetto.
Ma va benissimo. Tutti stanno imparando ad andare avanti.
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