HEAVEN #3842 Alzati col Sole, coricati col Sole,
2 giugno, 2011
Dio disse:
Sei stato alla mercè del mondo. Per tutto il tempo, mentre ti sentivi sballottato di qua e di là, hai desiderato essere distaccato. Distaccato, sei libero di non sentirti devastato dalla vita. La vita va avanti, e tu vai avanti accanto ad essa. Non sei così dipendente da essa. La vita non deve adattarsi alla tua immagine di essa. Va bene che la vita sia vita. Voi camminate fianco a fianco, e tuttavia non ne sei colpito. Comunque sia la vita oggi, tu non schiumi di rabbia perché la vita e la gente in essa non hanno eseguito i tuoi ordini. Non ci sbadigli né ne sei sconcertato. La vita fa la sua cosa e tu fai la tua. Non perdi mai la pazienza. Hai la tranquillità d’animo.
I sogni si avverano, o i sogni non si avverano. Qual è la differenza? Dopo un po’, che differenza fa?
Devi adattarti comunque. Ora ti adatti senza agitazione o preoccupazione.
Tu lasci che la vita sia quella che è nel momento in cui la è. Sai che la vita cambia in ogni istante e che non devi darle tanta importanza. Se non t’inchini alla vita, se non sei singolarmente inalterato dalle sue svolte, tu sei attaccato. Attaccato, ti aggrappi alle persone e agli eventi nella tua vita così come intendi che siano. Ti aggrappi con tutte le tue forze.
Arriva il momento in cui non sei più attaccato o non così attaccato. Allora, a volte, tutto sommato, scopri che eri attaccato al tuo attaccamento. Pensavi che sarebbe stato così meraviglioso essere distaccato e poi scopri che ti manca il tuo attaccamento. Finalmente stai crescendo, e ti mancano gli alti e bassi della vita, così come viene vissuta nell’attaccamento. Credevi che saresti stato felice di essere distaccato. Pensavi che avresti saltato di gioia. Ti manca il tuo preoccuparti tanto. Ti manca l’essere influenzato così tanto. Ti manca la tua euforia e ti manca la tua incapacità di esistere senza il tal dei tali. Forse senti di aver perso la tua innocenza.
No, Miei cari, vi state reintegrando nell’innocenza. Vi state rendendo conto che la vita non deve essere tumultuosa. State abbandonando la sofferenza. Ora la vita non è così tanto una lotta, e una volta eravate così abituati a lottare che la lotta era il fondamento della vostra vita. Ora vedete che siete indipendenti da qualunque cosa la vita vi getti addosso. Se vi getta un osso, scoprite di non essere così esaltati come una volta. Allo stesso modo, quando la vita vi getta una battuta, non vi sentite così insultati. Potreste scoprire che vi manca il turbamento. Il turbamento era di solito il segnale della vostra esistenza. Ora esistete su un piano uniforme. Le onde dell’oceano non vi sballottano come facevano in passato. Onde grandi o onde piccole, voi rimbalzate accompagnandole. Che ci sia tempesta o la calma sul mare, voi siete calmi.
Voi temete che questa sia indifferenza, e in un certo senso la è. Eppure v’importa ancora, è solo che non esigete un prezzo da voi stessi. Pioggia o sole, voi state bene. Né la pioggia né il sole determinano la vostra vita. Siete voi che determinate la vostra vita. E siete arrivati in un punto della vostra crescita in cui siete equilibrati, qualunque cosa stia accadendo.
Qualunque cosa stia accadendo, le cose vanno e vengono, e così vi alzate col sole e vi coricate col sole. Come il fiume, continuate semplicemente ad avanzare scorrendo.
Heavenletters
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Traduzione di Paula Launonen