Heavenletter #504 Lascia che le tue opinioni siano delle porte che si aprono
Dio dice:
Puoi essere sicuro che sei fatto della Mia interezza.
Quello di cui non puoi essere sicuro, è che ogni tua opinione provenga da Me. Le opinioni sono opinioni. Non importa quanto preparato uno possa essere in un certo campo, le sue opinioni sono ugualmente delle sue opinioni. Non essere saccente.
Lascia che le tue opinioni siano delle porte che si aprono verso spazi più grandi.
Tu non sei le tue opinioni. Esisti con o senza esse. Le tue opinioni non sono così importanti come credi. Sono mutevoli in ogni caso.
Le opinioni sono delle credenze temporanee. E anche le credenze non sono poi delle cose così forti. Le credenze non sono permanenti. Non esistono separatamente da te. Le credenze sono un certo luogo d’incontro del pensiero nel tempo e nello spazio. Le credenze sono delle idee, sostenute da uno o da molti. Le idee si muovono. Non sono degli esseri elevati.
Quello che credi oggi, non deve essere ciò che crederai domani.
Considera le tue credenze come un voto. Tu voti per questo partito oggi e domani voti per un altro. Una volta che hai votato in un certo senso, tu non presumi di dover votare sempre nello stesso modo.
Le credenze non sono affatto dei presupposti. Non sono più importanti di qualunque altro pensiero. Hanno una finitura maggiore, ecco tutto. Possono essere dette con una voce più forte o scritte in caratteri più grandi.
Io, Dio, non ho assolutamente nulla a che fare con il tuo credo. Credi in Me quanto vuoi o non credere in Me quanto vuoi. Io non sono un risultato del tuo credo. Il tuo credo non Mi influenza.
Se una stanza è ben illuminata, è ben illuminata. Se i tuoi occhi sono chiusi o indossi una benda agli occhi, la tua percezione accecata non fa affatto alcuna differenza ai lumen della luce. Ma fa davvero una differenza nella tua vita. Tu vai più a tentoni nella presunta oscurità che nella luce, e tuttavia tu sei nella luce.
Perché sprecare la luce?
Credere in Me è diverso dalla cognizione di Me. Cognizione di Me è diversa dal conoscerMi, proprio come sentir parlare di Me è diverso dall’incontarMi.
C’è l’espressione ‘Andare al proprio Creatore’, ed è un pensiero terrificante così com’è interpretato nel mondo. Ma Io ti invito a venire incontro a Me, a cogliere l’occasione di oggi di incontrarti con Me. Tutto quello che devi fare è considerare per un momento che Io sto già incontrando te. Fermati un attimo e pensa a Me come una presenza vicino a te, una bella presenza tutt’attorno a te, e poi Mi sentirai entrare nel tuo cuore. Sentirai il Mio amore entrare nel tuo cuore, perché è così che Io vengo a te.
Non preoccuparti, non puoi mai avere troppo di Me. Non agitarti. Non pensare di dover alzarti immediatamente e sviarti dalla Mia attenzione. Io vengo da te nella quantità che tu sei in grado di accettare.
Se ti senti sopraffatto dalla gioia o dalle lacrime in Mia presenza, non sono Io a sopraffarti. Ti sopraffai da solo con una fugace visione di Me.
Ma che male c’è se sei sopraffatto? Meglio essere sopraffatto da Me che da tutto quello che devi fare. Meglio essere sopraffatto da Me che dalla vita.
Forse ti domandi come abbiamo fatto a passare dalle opinioni al credo, da diversi tipi di cognizione all’esperienza effettiva della Mia calda presenza nella tua vita proprio ora, mentre Mi siedo accanto a te e ti abbraccio e ti tengo vicino a Me e sussurro nel tuo orecchio: “Ricordati, Io sono tuo e tu sei Mio”.
Ora capisci quanto poco le credenze e la conoscenza acquisita abbiano a che fare con te e Me? Nulla Ci fa diventare di più e nulla Ci fa diventare di meno. Noi siamo.
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