Heavenletter #62 Conosci Dio nel tuo cuore
Dio disse:
Sei stato educato ad essere indipendente. Sei stato educato a fare le cose da solo. Sei stato educato a non avere bisogno di aiuto. Sei stato educato a negare la tua relazione con Me. Sei stato educato a superare la vita senza di Me. Sei stato educato ad essere sovrano della tua vita mentre permetti alle usanze del mondo di controllarti. Ti è stato insegnato che tutto questo è un bene.
Figli Miei, permettere al mondo di controllarvi, equivale a dimenticare Me. Lasciare che il mondo vi dia l’andatura, significa privarvi del diritto a Me.
Nella vostra educazione, può darsi che certi momenti della settimana fossero separati per considerare Me in un luogo definito, dove forse potevate trovarMi, ma dove ero visto da lontano, come un Forestiero o un Idolo illusorio. Mi adoravate come un Idolo piuttosto che come una Presenza nel vostro cuore. La vostra considerazione di Me era più come un recital pubblico, una presentazione, una commedia presentata a Me, nella vaga speranza che Io potessi davvero esistere per voi. Mi recitavate un ritornello, per così dire, un incantesimo, che speravate Mi ammansisse, se davvero esistevo e se vi sentivo.
Il vostro cuore può averMi desiderato, ma il vostro cuore e le vostre parole erano separati. Le vostre parole erano un recital, mentre il vostro cuore vagava via da Me.
Unisci il tuo cuore al Mio. Fallo ovunque tu sia seduto proprio ora. Non aspettarti che siano gli altri ad insegnarMi a te, perché Io non posso esserti insegnato dal di fuori del tuo cuore. Tu fai la Mia conoscenza dentro al tuo cuore. Il tuo cuore può conoscerMi. Il tuo intelletto Mi investiga, ma avere delle conoscenze su di Me non equivale a conoscerMi. Conoscere il Mio curriculum non equivale a conoscere Me. Conoscere la Mia reputazione non equivale a conoscere Me.
Nessuno può mangiare per te. Nessuno può digerire il cibo per te. Devi mangiare per conto tuo, e sei tu stesso che devi invitarMi nella tua umile vita quotidiana.
Io non sono lontanissimo da te. Io sono te. Io sono tuo. Io sono per te. Ti sono servito su un vassoio di vita, ma tu devi allungare la mano e accettare. Anche ad un ricevimento, non ti aspetti che qualcuno ti metta in bocca una tartina. Tu sei responsabile di quello che intendi afferrare. Tu sei responsabile di quello che accetti.
Anche se pensi che Io sia un fascio immaginario di pii desideri o anche se pensi che, se davvero esisto, Io esista da qualche parte là fuori, irraggiungibile per te, o che bisogna studiare per raggiungerMi o che Io debba essere appreso, come se fossi un esercizio intellettuale che richiede studi approfonditi o che Mi renda inafferrabile, così che dovete lavorare duramente perché Io noti un capello sulla vostra testa –, anche se pensi quelle cose, puoi smettere di pensarle e sapere ora che Io sono per te personalmente, te, proprio qui.
Nessuno può reclamarMi per te. È il tuo cuore che Mi reclama. È lì che Mi trovi, nel tuo cuore, proprio qui. Nel frattempo che Mi hai cercato o non Mi hai dato credito, o qualunque cosa tu abbia fatto o non fatto riguardo a Me, Io sono stato adagiato nel tuo cuore, in attesa che ti svegliassi a Me. Ho aspettato che tu Mi notassi. Sono stato sempre pronto per te, perché Io sono tuo.
È inconfutabile che Io sono tuo, ma tu l’hai confutato.
Mi hai trasformato in un Idolo Dorato fuori dalla tua portata.
Io non sono quello.
Io sono Oro, ma non sono un idolo. Un idolo non è reale. Io sono Reale. Sono il più Reale che ci sia.
Rivolgiti a Me oggi nelle cavità del tuo cuore. Vieni dentro. Metti la mano sul tuo cuore così che puoi focalizzarti sulla Mia presenza dentro al tuo cuore. Corri a questo momento della Nostra Unità e lascia che il tuo cuore batta al ritmo del Mio. È come regolare il tuo orologio. Regola il timer del tuo cuore. Regola il tuo cuore a dire: “Svegliati a Dio, perché Egli desidera che Lo conosca”.
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