Heavenletter #6604 Dio opera in modi misteriosi
Dio disse:
Amato, i modi misteriosi sono modi naturali. Così anche tu operi in modi misteriosi.
Persino un edificio che è costruito, è molto più che malta e pietra, più che delle misurazioni. C’è una scintilla che avvia la creazione, sia che si tratti della Mia Creazione su vasta scala o di un tuo colpo apparentemente fortunato. È sempre stato tuo. Semplicemente non l’avevi ancora visto.
Proprio come con l’Universo, ogni cosa è qualcosa di più del mero concreto. C’è un’idea dominante dietro. Possiamo dire che c’è più di quello che è visibile. C’è anche vita e il Cielo che eludono ogni ragionamento.
Sono poste molte domande.
Quando Einstein riconobbe i retroscena delle teorie da lui scoperte – ecco cosa erano, non è vero? Teorie? La vita è scoprire, notare, riconoscere, prorompere, ispirare. Le teorie erano già al proprio posto fino al momento in cui sono uscite allo scoperto. Le teorie non erano nuove. Erano sempre disponibili, per così dire.
Poi le teorie si presentarono e furono rese evidenti. Che cosa ha trovato Einstein se non qualche prova delle radici della Creazione, così come queste si erano presentate dalla Scienza della Vita stessa?
Si può dire anche che le commedie di Shakespeare, e pertanto Shakespeare stesso, erano sempre stati in attesa sotto la superficie?
E tu, Amato, tu pure?
Il nucleo della Creazione è sempre esistito anche quando la Creazione era fuori dalla vista. La Creazione è sempre esistita. Non è realmente nuova. Può essere semplicemente che non sia ancora stata riconosciuta. È qualcosa che è uscita dall’armadio. Nessun individuo la mette insieme. L’artista accende la luce. L’artista accende le luci, tira su le persiane, inciampa nel riconoscimento. In realtà non produce conoscenza. Nota Mosè tra i giunchi.
Quando un bambino crea qualcosa con il fango o con l’argilla o coi pastelli colorati, ciò a cui attinge è qualcosa dentro di sé che anela a proclamarsi, una sorta di liberazione.
Il bambino non progetta la sua scoperta. È qualcosa dal di dentro del bambino che vuole uscire. Creare non significa lavoro. È più come se al bambino o a qualunque scopritore capiti di notare l’uovo che è già incrinato e del tutto aperto.
Lo scopritore non pretende di aver messo insieme l’uovo.
Si potrebbe dire che i Fratelli Wright avevano una necessità dentro di sé: “Che questo qualcosa dentro di noi esca in superficie. Non può essere contenuto. Non siamo noi a farlo. Non lo progettiamo. Esplode da noi. Un’idea di una macchina volante vuole fuoriuscire. Non può più rimanere nascosta. La sveliamo. Non la portiamo sulla Terra. Era già inserito nella Terra. Io e mio fratello ci siamo imbattuti in essa felicemente come un insetto”.
Quando Colombo scoprì le Americhe, questa non era nemmeno una sua decisione conscia. Si è smarrito. Ovviamente dev’essere che egli era in pieno accordo. Ha portato allo scoperto qualcosa che già stava aspettando di liberarsi. Non ha importanza se Colombo sia andato ad est o a ovest o a nord o a sud. Si può dire con certezza che ciò che emerse, era da sempre ed era da sempre destinato ad emergere. Colombo non si sbagliò. Le Americhe erano proprio davanti a lui.
Ford inventò l’automobile? Il concetto di automobile è esistito sempre. Ford non lo mise proprio insieme. Meglio dire che Ford lo disimballò. Trovò i pezzi così com’erano già assemblati. Più tardi altri hanno messo insieme altri pezzi e idee.
Una crostata di mele fu inventata? Le crostate erano già pronte per essere cucinate nel forno o su un fuoco scoperto nei vecchi tempi. Era già conosciuto che le crostate non erano semplicemente inventate. Allora, una volta che il fuoco fu scoperto – una madre o un uomo delle caverne cuoceva una crostata di mele e dei suoi varianti con grande padronanza di sé.
Dev’essere questo il significato di: “Non c’è nulla di nuovo sotto il sole”.
Tutto è già conosciuto. Nel momento presente è portato in vita.
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